di David Zebuloni
I ricercatori del Centro per la Tecnologia e la Società dell’ADL hanno pubblicato un nuovo rapporto che rivela prove inconfutabili di un ampio e chiaro pregiudizio antisemita e anti-israeliano su Wikipedia, inclusi chiari segnali di una campagna coordinata per distorcere il contenuto circa il conflitto israelo-palestinese.
antisionismo
Quando l’antifascismo esclude: il caso del rabbino Jun e il paradosso progressista
di Nina Deutsch
Difensore dei diritti umani e critico di Israele, ma non abbastanza per essere accolto nella lotta contro la supremazia bianca, il rabbino si è visto annullare l’intervento a una manifestazione contro i neonazisti per il suo sostegno a Israele.
Antisionismo e “teoria della sostituzione”: Marco Paganoni risponde al pubblico sulla storia del Sionismo
di Anna Balestrieri
L’antisionismo nega agli ebrei il loro legame storico con la terra d’Israele e lo sostituisce con una narrazione esclusivamente palestinese. “L’obiettivo dell’antisionismo è cancellare lo Stato ebraico; senza sovranità e un esercito, gli ebrei non potrebbero sopravvivere in Medio Oriente”, ha spiegato Marco Paganoni durante un incontro online.
“Storia del Sionismo dalla nascita dello Stato d’Israele”, l’evento online di Kesher di domenica 9 febbraio
di Redazione
Domenica 9 febbraio 2025 alle ore 17.00 si tiene la conferenza online “Storia del Sionismo dalla nascita dello Stato d’Israele”. Marco Paganoni risponde alle domande del pubblico. Introduce Ugo Volli
“Hanno diffuso informazioni malevole, false e tendenziose”: Wikipedia annuncia il bando dei suoi redattori antisemiti
di Pietro Baragiola
Gli utenti indagati che oggi rischiano il bando sono Iskandar323, Selfstudier, Nableezy, Levivh, Nishidani e Ivana. Quest’ultima in passato era stata nominata redattrice esperta di Wikipedia ma, in seguito alle sue dichiarazioni antisemite e al fatto di utilizzare come immagine profilo il triangolo rosso anti-Israele, era stata bandita temporaneamente dalla piattaforma. Oggi Ivana rischia il banno perenne.
Deborah Lipstadt, com’è cambiato il lavoro della storica della Shoah, dopo il 7 ottobre: “A Gaza non è genocidio”
di Michael Soncin
Il suo lavoro dopo il 7 ottobre 2023 è cambiato profondamente. Ne ha parlato lei stessa in un’intervista al Time, dove ha espresso la sua opinione sul conflitto tra Israele e Hamas e sul nuovo antisemitismo.
Difendere Israele sui media, tra like e complessità
di Nathan Greppi
Per capire quali sono le tattiche per poter contrastare la disinformazione che circola nei media e sui social riguardo a Israele, giovedì 7 novembre si è tenuto presso la Sala Segre della Scuola Ebraica di Via Sally Mayer un incontro curato dai responsabili del sito Progetto Dreyfus assieme all’Adei Wizo e alla Comunità Ebraica di Milano, dal titolo Tra like e complessità. Istruzioni per la difesa di Israele sui media.
“Etsy viola le sue stesse politiche”: il sito di e-commerce promuove l’antisemitismo con la maglietta ‘F—K Israel’
di Pietro Baragiola
Lunedì 21 ottobre l’organizzazione volontaria di avvocati britannici a sostegno di Israele UK Lawyers for Israel (UKLFI) ha accusato l’azienda americana di e-commerce Etsy di aver violato le proprie politiche vendendo merce minacciosa e antisemita.
Manifestazioni e slogan fondati sulle menzogne. Oggi la distanza tra Israele, ebrei e Occidente è (quasi) incolmabile
di Paolo Salom
[Voci dal lontano Occidente] Non so voi, ma io in questo momento non so se dirmi più sgomento o incredulo. Il lontano Occidente non mi è mai parso tanto (moralmente) distante. Da settimane, ormai, le maggiori università d’America e d’Europa – Italia compresa – sono teatro di occupazioni, manifestazioni, scontri, rivendicazioni, esclusioni (degli studenti ebrei o israeliani).
Come difendersi da piazze, atenei e media avvelenati
Attualità
Immaginare il dopo Gaza: una federazione di piccoli emirati, fatta di clan e tribù
Cultura
Mamma che paura! Da Lilit al Golem, ecco a voi… il brivido ebraico
Comunità
Yom Hashoah, Yom HaZikaron, Yom Haatzmaut
«Gli ebrei, bersaglio ideale nelle università USA, dove domina il pensiero antioccidentale e woke»
di Ilaria Myr
Manifestazioni pro Palestina in cui si inneggia a Hamas. Studenti e docenti ebrei che vengono insultati come “colonizzatori”, “razzisti”, “sfruttatori”. È un’atmosfera inquietante quella che si respira nei campus americani da dopo il 7 ottobre, ma in realtà non è niente di nuovo: da decenni il lavaggio del cervello in senso antioccidentale è una prassi. E Israele e gli ebrei pagano il conto. Intervista al giornalista Federico Rampini
Antisemitismo dopo il 7 ottobre: dati e cause dietro al riemergere del nemico di sempre
di Giovanni Panzeri
La conferenza internazionale sull’aumento dell’antisemitismo in seguito al 7 ottobre si è tenuta al Memoriale della Shoah di Milano il 21 maggio e ha visto l’intervento di due panel di esperti, uno internazionale e uno italiano, per concludersi con un’intervista alla senatrice Liliana Segre.