di Pietro Baragiola
Il libro, frutto di una grande ricerca e verifica giornalistica, contiene numerose testimonianze divise in tre categorie principali: i civili travolti, i superstiti del Nova Music Festival (da lei ritenuta “una delle tribù più alternative ed idealiste d’Israele”) e i militari sopravvissuti.
7 ottobre
Dopo Sinwar: leadership di Hamas e il futuro del conflitto. Impatti in Medio Oriente, USA e Europa
di Marina Gersony
Impolverato, seduto immobile su una poltrona tra macerie e calcinacci, lo sguardo rivolto verso il drone. E poi un ultimo gesto improvviso disperato, o forse di sfida, di un bastone contro il velivolo. Chissà cosa avrà pensato in quegli istanti prima di morire Yahya Sinwar, la mente strategica dietro il 7 ottobre.
Shir haMaalot: la festa di Sukkot, le acque dell’abisso, la potenza dell’ascolto
di Gaia Piperno
Come pensare alla gioia della festa di Sukkot in un momento così difficile per Israele e per il mondo ebraico? A un anno dal 7 ottobre, una narrazione talmudica aiuta a sperare nella salvezza dai pericoli e nella gioia di una preghiera ascoltata
Moran Atias: «Ho abitato in molti paesi, l’Italia è un sogno, ma Israele è la mia unica casa»
di David Zebuloni
Moran Atias è senza dubbio uno dei volti israeliani più noti e apprezzati al mondo. Modella e attrice di fama internazionale, nata a Haifa, dice: «L’odio contro Israele è diventato insopportabile». Un’intervista esclusiva
A un anno dalla tragedia, si continua a puntare il dito su Israele come unico colpevole della guerra
di Paolo Salom
[Voci dal lontano occidente] È passato un anno. Tempo di bilanci? Temo che sia ancora presto. Molte cose sono cambiate dalla terribile strage del 7 ottobre. Ma quella soluzione che tutti sogniamo, il ritorno della calma nel Sud e nel Nord di Israele, la restituzione degli ostaggi
“Ci sentiamo soli”. Il tempo dell’incertezza e dell’isolamento
di Claudio Vercelli
[Storia e controstorie] Questi giorni, questi mesi, questi ultimi due anni saranno ricordati, nell’ebraismo di ogni luogo e tempo, come tra i peggiori rispetto a quelli vissuti dalla fine della Seconda guerra mondiale fino ad oggi.
Il disegno diabolico di Khamenei e l’opinione del principe Bin Salman (Non sarebbe forse il tempo di dargli ascolto?)
di Angelo Pezzana
[La domanda scomoda] Corrispondenti, inviati e commentatori – invece di raccontare quanto un Paese democratico, come Israele, fosse obbligato a difendere i propri cittadini – sono rimasti prigionieri delle menzogne e della false analisi diffuse dalla grande maggioranza dei palestinesi. Perché?
Gli Italkim in prima linea: come fare contro informazione e raccontare la guerra
di Ludovica Iacovacci
Sono presenti sui giornali italiani, in tv, nei talk-show, radio, sui social media. Parlano gli italiani di Israele con la loro urgenza di narrare la realtà “da dentro”, lontano dai facili appiattimenti. Un impegno dolente per narrare “l’altra faccia del conflitto”, per dare spazio al punto di vista israeliano, smontare la narrativa pro-Pal che domina ovunque e che cerca lo scoop pietistico e lacrimevole
Solitudine, speranza, memoria: il mondo ebraico un anno dopo
Attualità
Rosh Hashanà: i messaggi alla Comunità di Rav Alfonso Arbib e del presidente Walker Meghnagi
Cultura
Moran Atias: «Ho abitato in molti paesi, l’Italia è un sogno, ma Israele è la mia unica casa»
Comunità
Dal nord di Israele in Italia, per vivere una pausa di normalità dalla guerra
Nuovi dettagli sui giovani ostaggi uccisi e la crudeltà di Hamas. Vite spezzate a un passo dalla salvezza
di Redazione
Quello che state per leggere e vedere è sconvolgente. Un colpo al cuore per qualsiasi madre o padre degni di questo nome e per chiunque abbia un briciolo di empatia e la capacità di immedesimarsi in una tragedia dall’epilogo priva di senso, senza nome e senza perché. È l’inimmaginabile, l’orrore, la crudeltà del genere umano. È uno dei peggiori incubi che prendono forma nella realtà.
Giovani Palestinesi d’Italia esaltano il 7 ottobre: un appello della Associazione Italia Israele di Milano
di Associazione Italia-Israele di Milano
APPELLO AL MINISTRO DELL’INTERNO MATTEO PIANTEDOSI
L’Associazione Italia-Israele di Milano denuncia con ferma condanna l’iniziativa di “giovani palestinesi” che il 5 ottobre prossimo a Roma intendono promuovere una manifestazione, che in modo blasfemo esalta come “rivoluzione” l’esecrando genocidio perpetrato da Hamas
Bernard Henri Levy: «Come rompere la solitudine di Israele (e la nostra)»
di Marina Gersony
«Quella sera, dopo aver appreso del pogrom, ho deciso di partire, nonostante le difficoltà nel trovare voli – racconta Lévy -. Sono arrivato l’8 ottobre con i combattimenti ancora in corso e ho deciso di descrivere e riflettere sull’importanza politica e metafisica di quanto è avvenuto. Perché il giorno dell’attentato divide la storia di Israele e degli ebrei del mondo?»