di Pietro Baragiola
Il rapporto rivela che l’1,98% degli israeliani presenti su LinkedIn ha inserito almeno due competenze AI nel proprio profilo, superando Singapore (1,64%) e il Lussemburgo (1,44%). Israele è anche il primo Paese per la maggiore concentrazione di donne esperte nell’AI con un indice di 2,95,
Nel corso di un’analisi aggiornata alla fine di marzo 2025, il Talent Index di LinkedIn ha appurato che Israele è il Paese con la più alta concentrazione mondiale di talenti nel campo dell’intelligenza artificiale (AI).
Questo rapporto, i cui risultati sono stati rilasciati solo negli ultimi giorni, ha analizzato le competenze degli utenti di ben 87 Paesi e ha potuto constatare che l’1,98% degli israeliani presenti su LinkedIn ha inserito almeno due competenze AI nel proprio profilo, superando Singapore (1,64%) e il Lussemburgo (1,44%). Al quarto e quinto posto si trovano rispettivamente l’Estonia e la Svizzera.
Le competenze AI più presenti in questi profili sarebbero l’apprendimento automatico e l’utilizzo di strumenti di intelligenza artificiale generativa come ChatGPT e GitHub Copilot. Ma il Talent Index non si è fermato qui, anzi, ha approfondito la sua ricerca utilizzando come parametri il genere degli utenti e anche i risultati ottenuti negli ultimi anni dai singoli Paesi nello sviluppo dell’intelligenza artificiale.
I dati di Israele
Secondo quanto riportato dal Talent Index, Israele ha conquistato il primo posto per il numero di talenti che hanno sviluppato il controllo dell’AI nei seguenti settori: istruzione, servizi finanziari, produzione e tecnologia, informazione, new media e agricoltura.
Analizzando il genere degli utenti, Israele è anche il primo Paese per la maggiore concentrazione di donne esperte nell’AI con un indice di 2,95, battendo Singapore (2,37), i Paesi Bassi (1,8) e rappresentando quasi il triplo della media globale.
“Israele, Singapore, Lussemburgo ed Estonia sono Paesi relativamente piccoli in termini di popolazione e dimensioni geografiche, ma stanno emergendo sempre più in termini di sviluppo rapido di talenti AI” ha affermato Chua Pei Ying, capo economista APAC di LinkedIn, durante la sua intervista rilasciata alla CNBC. “Questo sviluppo è stato reso possibile dalla costruzione di un ecosistema fiorente in cui il talento e la passione per questo settore viene coltivato attraverso aziende che investono nello sviluppo delle competenze dei propri dipendenti e governi che creano politiche per stimolare l’apprendimento continuo.”
La notizia del predominio di Israele sull’intelligenza artificiale non ha colto molti di sorpresa in quanto, già lo scorso anno, un rapporto pubblicato dall’azienda ZeroBounce ha rivelato che l’1,13% della forza lavoro totale di Israele è dedicata a ruoli legati all’AI, la percentuale più alta al mondo. Con questo dato gli israeliani hanno superato colossi come gli Stati Uniti, la Cina e il Regno Unito che si posizionano più in alto in termini assoluti ma più in basso in termini pro capite.
Secondo un rapporto di Start Up Nation, inoltre, le startup AI costituiscono oltre il 30% delle aziende tecnologiche israeliane e rappresentano circa il 47% degli investimenti totali, a dimostrazione della forte fiducia degli investitori nel continuo potenziale di crescita del settore.
Oggi il Paese vanta oltre 2.200 startup e aziende orientate sull’intelligenza artificiale e ospita più di 430 centri di innovazione per leader della tecnologia come Intel, Google, Amazon e Nvidia, il gigante americano dei microchip, che lo scorso anno ha acquistato Run:ai, una startup israeliana responsabile di un software per aiutare gli sviluppatori e le aziende a gestire carichi di lavoro complessi.
Le sfide del futuro
Tuttavia, secondo molti esperti, con l’intensificarsi della competizione nella corsa globale all’AI Israele è ben lontano dallo sbloccare il pieno potenziale di questa nuova tecnologia.
“La sfida principale si basa sul sostenere lo slancio dell’ecosistema AI israeliano, poiché la domanda di esperti qualificati supera l’offerta” ha affermato Pei Ying. “Ciò ha portato a una carenza di specialisti con esperienza nell’apprendimento automatico, nell’elaborazione delle immagini, del linguaggio naturale (NLP) e nell’AI generativa. Inoltre, vi è una carenza di esperti con titoli di studio avanzati nelle aree principali dell’IA, fondamentali per il continuo avanzamento di Israele nel settore.”
Mentre la ricerca accademica nel campo dell’intelligenza artificiale è forte, i leader dell’industria e gli imprenditori tecnologici hanno dichiarato che sono necessari maggiori finanziamenti e risorse per fornire l’infrastruttura e la potenza di calcolo necessarie per eseguire i più innovativi modelli di AI e sostenere la posizione globale del Paese.
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