di Pietro Baragiola
Giovedì 26 giugno, We Will Dance Again, il documentario sul massacro al Nova Music Festival ha vinto il titolo di Outstanding Current Affairs Documentary alla 46° edizione degli Emmy Awards per i migliori documentari, cerimonia che ha avuto luogo nel prestigioso Palladium Times Square di New York.
Prodotto da Paramount+ e Hot 8, We Will Dance Again racconta in soli 90 minuti la tragedia dell’attacco del 7 ottobre, intrecciando in ordine cronologico le interviste ai sopravvissuti con le riprese e le registrazioni audio realizzate dalle vittime e persino dai terroristi.
“Questo film è un documento storico che mostra gli eventi così come si sono verificati” ha affermato il regista Yariv Mozer nel discorso di ringraziamento. Il suo documentario ha battuto altri quattro candidati tra cui il nuovo progetto della PBS A Year of War: Israelis and Palestinians.
Mozer è salito sul palco per ritirare il premio sfoggiando una cravatta gialla e la spilla Bring Them Home Now, a sostegno degli ostaggi ancora prigionieri a Gaza.
“Sono 620 giorni in cui gli israeliani e i palestinesi a Gaza vivono un dolore terribile a causa della guerra scatenata da Hamas il 7 ottobre” ha spiegato Mozer al pubblico del Palladium Time Square Theatre. “Dedichiamo questo premio al ritorno sicuro e immediato degli ostaggi. Vogliamo che questo ciclo di spargimenti di sangue finisca. Questa guerra deve finire. Non deve servire agli interessi del governo israeliano e del gruppo terroristico Hamas.”
Prima di chiudere il suo discorso Mozer ha rivolto un pensiero a Michal Weits, la produttrice del film rimasta ferita in questi giorni durante l’attacco missilistico iraniano a Tel Aviv: “oggi Michal è ricoverata in ospedale e le auguriamo una pronta guarigione.”
Insieme al regista sono saliti sul palco anche Yuval Siman Tov e Tamir Leshetz, due sopravvissuti al Nova Music Festival intervistati nel documentario. Con loro ha parlato al pubblico anche Natalia Casarotti, madre della 21enne Keshet Casarotti-Kalfa uccisa mentre fuggiva dall’attacco al festival.
Raccontare il Nova Music Festival
In un’intervista rilasciata lo scorso anno al Times of Israel, Mozer ha raccontato di aver deciso di realizzare il suo documentario appena due ore dopo la notizia dell’attacco di Hamas e di aver ottenuto il permesso di visitare il luogo del Nova Music Festival solamente due giorni dopo.
Nella sua ricerca ha raccolto tutti i video presenti sui social, scandagliando tutti i filmati dei sopravvissuti e quelli delle vittime nei loro ultimi istanti di vita.
“Si trovavano in una situazione in cui nessuno rispondeva loro, nessuno li aiutava” ha raccontato il regista. “Così hanno deciso di prendere i cellulari per connettersi attraverso i loro video e trasmetterli al mondo perché pensavano ‘tra un minuto potrei non essere più vivo, e tutti vedranno e capiranno che mi trovavo in questa situazione’”.
Dei 3.500 partecipanti al Nova Music Festival, 354 sono stati uccisi e 44 sono stati presi in ostaggio dai terroristi. Oggi, dei 50 ostaggi rimasti in cattività a Gaza, 15 sono ex partecipanti del festival e tra questi risultano ancora in vita Elkana Bohbot, Rom Braslavski, Evyatar David, Guy Gilboa-Dalal, Maxim Herkin, Segev Kalfon, Bar Kupershtein, Eitan Mor, Yosef-Haim Ohana, Alon Ohel e Avinatan Or.
We Will Dance Again ha ricevuto il plauso della giuria per essere riuscito a raccontare in maniera dettagliata le storie dei partecipanti del Nova Music Festival e, a maggio, la Television Academy gli ha riconosciuto anche il rinomato Emmy Honor Award 2025.
Il documentario è attualmente disponibile negli Stati Uniti su Paramount+ ma non è stata ancora annunciata una data di uscita europea.
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