Mondino and friends

Spettacolo

Prosegue fino al 21 febbraio la mostra “Mondino and friends”, allestita da Poleschi Arte di Milano in collaborazione con l’archivio Aldo Mondino e curata da Vittoria Coen, una selezione di opere realizzate da Aldo Mondino e dai suoi tre assistenti, Roberto Coda Zabetta, Federico Guida e Davide Nido, divenuti oggi artisti noti a livello internazionale.

Con questo evento, la Galleria Poleschi ha voluto rendere omaggio ad uno dei maggiori protagonisti della ricerca artistica negli ultimi quarant’anni, ricordando il periodo di collaborazione con l’artista torinese, iniziato negli anni Novanta fino alla sua morte, avvenuta nel 2005.

Il percorso espositivo evidenzia la grande energia espressiva di Aldo Mondino, che ha scelto l’utilizzo di tecniche e materiali sempre diversi. Tecnica e metodo sono stati mantenuti dagli altri tre artisti, dimostrando come non si trattasse semplicemente di una scuola, ma di una “lezione di vita”, che ha contribuito alla formazione di nuovi percorsi artistici.

Lavorando in un’atmosfera di amicizia e di collaborazione, i giovani artisti che hanno affiancato Aldo Mondino nel suo lavoro, con felici corrispondenze e fantasiose varianti, hanno potuto stabilire con lui un rapporto molto più profondo di un semplice incontro tra maestro ed allievo.

Sono esposte opere antologiche di Aldo Mondino, dalle “Bilance” degli anni ’80, ai “Collages” degli anni ’70, alle “Turcate” e ai “Gnawa” su linoleum, agli “Iznik” su vetro degli anni ’90, e ancora, sculture e tappeti, fino alle recenti “American Flag” e “Gange View”, realizzate con cioccolatini. Inoltre, sono presenti le opere dedicate alla tauromachia, nate anche dall’ammirazione che l’artista provava per la leggendaria ed eroica figura del torero.

Roberto Coda Zabetta inizia il proprio lavoro con composizioni astratte, per sfociare infine in volti e figure dall’aspetto vagamente orientale: di questi suoi lavori più recenti sono presenti due olii su tela “Senza titolo”. Federico Guida ritrae figure umane con un accentuato uso del colore, dal quale i corpi emergono, si piegano e si contraggono: ne è un chiaro esempio l’olio su tela “Stone”.

Davide Nido lavora nell’ambito dell’astrazione con un particolare studio nell’accostamento dei colori e dei materiali sintetici e nell’utilizzo del calcolo combinatorio e della geometria: “Pilloli”, “Coriandoli” e “Isole colorate” creno agli occhi dello spettatore un gioco visivo suggestivo e complesso.

La mostra, ad ingresso libero, è accompagnata da un interessante catalogo con testo introduttivo di Vittoria Coen.

Poleschi Arte – Foro Bonaparte 68, Milano
Orari: da martedÏ a sabato 10/13.30-15.30/19.30