Presentata alla Triennale la Vita di Erich Linder

Personaggi e Storie

Il dio di carta. Vita di Erich Linder di Dario Biagi viene presentato mercoledì 27 febbraio, ore 18.30 nella Sala Lab della Triennale, viale Alemagna, 6 – Milano. Intervengono Luigi Bernabò, Inge Feltrinelli, Gian Carlo Ferretti, Livio Garzanti. Coordina Alessandro Zaccuri, sarà presente l’autore.

Erich Linder è stato il più potente agente letterario italiano ed europeo del Dopoguerra e, con ogni probabilità, il più grande agente letterario di sempre. Per oltre trent’anni, a capo dell’Ali, Agenzia letteraria internazionale, ha dominato il mercato editoriale arrivando a gestire diecimila autori: i più importanti del mondo, da Brecht a Thomas Mann, da Salinger a Roth, e i più importanti in Italia, star del giornalismo comprese. Partito dal nulla diventò arbitro assoluto del mercato dei bestseller, tanto da guadagnarsi il soprannome di Metternich dell’editoria.

Morto improvvisamente a Milano nel 1983, a soli 59 anni, ha lasciato in questa città un’impronta fortissima: la sua determinazione e generosità sul lavoro, il suo fiuto per il libro e la sua vasta cultura costituiscono una lezione ancora viva per coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e lavorare con lui.

Perciò era doveroso presentare Il dio di carta – la fortunata biografia che il giornalista milanese Dario Biagi ha dedicato a Linder – nella città in cui il grande agente ha esercitato il suo influente ma discreto magistero. E farlo invitando delle figure che hanno contato nella sua vita e contano nel mondo editoriale italiano: persone come Luigi Bernabò, uno dei più importanti agenti letterari italiani di oggi, che da Linder ha imparato il mestiere, e non solo; come Inge Feltrinelli, che ha vissuto in prima persona i leggendari screzi tra Linder e il marito Giangiacomo, fondatore della casa editrice Feltrinelli; o come Livio Garzanti, con cui Linder ha formato una curiosa coppia di amici-nemici, in disaccordo quasi su tutto tranne che sulla stima reciproca.
La presenza di Garzanti, decano dell’editoria italiana, è particolarmente significativa, perché rappresenta un’eccezione nelle abitudini di un uomo solitamente refrattario al palcoscenico, che in questa occasione ha scelto di esserci proprio per rendere omaggio all’uomo e all’agente letterario. Grazie a Gian Carlo Ferretti poi, massimo storico dell’editoria italiana, sarà possibile capire meglio quanto rilevante sia stato il ruolo di Linder nelle vicende dell’industria culturale nostrana.
Questa presentazione e questo libro costituiscono una rara occasione in cui vedere il volto nascosto dell’editoria, attraverso la biografia di un uomo che, da dietro le quinte, ha determinato carriere e successi di scrittori ed editori, da Arbasino a Calvino, la Morante e Sciascia, Mondadori e Rizzoli.