Moni Ovadia torna alle origini

Dopo il successo di qualche settimana fa con “Oltre i confini” Moni Ovadia torna in scena a Milano e il pubblico degli affezionati sembra davvero gradire lo humor intelligente, a volte amaro di questo cantastorie cittadino del mondo.

Martedì 29 novembre infatti al Teatro Elfo Puccini si è tenuta la prima dello spettacolo “Cabaret Yiddish”, con molto pubblico, tante risate e vere e proprie ovazioni a scena aperta.

Moni Ovadia, da vero mattatore, rapisce l’attenzione del pubblico per circa due ore raccontando barzellette e storielle della tradizione aschenazita, con canti e balli su musiche kletzmer.

Come Ovadia scrive anche sul suo sito “…Si potrebbe dire che lo spettacolo abbia la forma classica del cabaret comunemente inteso. Alterna infatti brani musicali e canti a storielle, aneddoti, citazioni che la comprovata abilità dell’intrattenitore sa rendere gustosamente vivaci. Ma la curiosità dello spettacolo sta nel fatto di essere interamente dedicato a quella parte di cultura ebraica di cui lo Yiddish è la lingua e il Klezmer la musica.
Uno spettacolo che “sa di steppe e di retrobotteghe, di strade e di sinagoghe” e che Moni Ovadia definisce “il suono dell’esilio, la musica della dispersione”: in una parola della diaspora…”.

Lo spettacolo si apre affrontando con la solita ironia subito alcuni degli stereotipi utilizzati dagli antisemiti delle varie epoche per descrivere gli ebrei.  Si chiede per esempio perchè il suo popolo abbia il naso grosso: forse perchè ciò gli permette di immagazzinare una quantità maggiore di aria che la natura gli offre gratuitamente – dice; O forse – continua – perché  è stato menato per il naso da Mosè che l’ha portato in giro per 40 anni in un deserto che sarebbe potuto essere attraversato tranquillamente in una settimana!

Ampio spazio viene dedicato alla “Yiddish Mame” che, attraverso una serie di aneddoti, non può che risultare la mamma più presente, (o invadente a seconda dei punti di vista), del mondo.

Pur nella giocosità dello spettacolo, Moni Ovadia non perde l’occasione per affrontare temi dolorosi come la Shoah e la questione palestinese.

Insomma Ovadia ha messo in scena uno spettacolo ricco di spunti di riflessioni e temi, importanti e meno importanti, ma con la leggerezza che da sempre lo contraddistingue.

Cabaret Yiddish
Teatro Elfo Puccini
Corso Buenos Aires 33, Milano
Fino al 4 dicembre 2011