Anche in Israele si celebrano i 150 anni dell’Unità d’Italia

“Italia – Israele: gli ultimi centocinquanta anni” è questo il titolo sotto cui si pongono una serie di iniziative in programma a Gerusalemme fra il 16 e il 19 maggio, organizzate dall’Ambasciata d’Italia a Tel Aviv sotto l’alto patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia.

Una conferenza, una mostra, tre concerti che vedono coinvolti innanzitutto l’Ambasciata d’Italia e l’Istituto italiano di Cultura di Tel Aviv e Haifa, ma anche il Comune di Milano, l’Università Ebraica e l’Istituto Van Leer di Gerusalemme, l’Archivio Storico della Comunità Ebraica di Roma e il Museo Umberto Nahon di Arte Ebraica Italiana.

Le manifestazioni si aprono il 16 maggio all’Istituto Vvan Leer di Gerusalemme con la conferenza dedicata a “L’Italia, gli ebrei e il sionismo”.  Una decina di interventi di studiosi italiani e stranieri sulla partecipazione ebraica al Risorgimento, sul sionismo, la prima guerra mondiale, la nascita dello Stato di Israele. Ospite illustre della giornata il Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, che apre le manifestazioni, e poi, fra gli altri, Mons. Perfrancesco Fumagalli  della Biblioteca Ambrosiana (Roma-Gerusalemme: Due città allo specchio nella storia), Arrigo Levi (Gli italiani e lo Stato di Israele), Shlomo Avineri (Risorgimento e sionismo nella storia europea).

La seconda giornata (17 maggio, Università di Gerusalemme) è dedicata invece a Israele: aspetti dell’influenza italiana dove si parlerà fra l’altro, di viaggiatori italiani a Gerusalemme negli anni Venti e Trenta con Charles Burdett dell’Università di Bristol; di architettura italiana in Palestina negli anni ’30 con Masha Alevi, della Comunità degli Italkim e di morale del Risorgimento con Sergio della Pergola e Vittorio Dan Segre. Una tavola rotonda dedicata a “L’abbraccio culturale” chiude le due giornate. Gabriele Borghini, Asher Salah, Meir Shalev ed Edwin Seroussi si confronteranno su temi come Fotografi italiani in Israele (Gabriele Borghini), Ebrei ed Israele nel cinema italiano (Asher Salah), Scambio letterario nel racconto di un grande scrittore (Meir Shalev) e di Influenze musicali (Edwin Seroussi).

Il 17 maggio al Museo di Arte Ebraica Italiana Umberto Nahon si inaugura anche la mostra “Da Garibaldi a Herzl. Il risorgimento nazionale tra Italia e Israele” curata da Andreina Contessa. La mostra, che rimarrà aperta fino al 15 luglio, ha per obiettivo di illustrare le espressioni del contributo ebraico all’Unità d’Italia attraverso sei temi in particolare: la partecipazione degli ebrei alla battaglie del Risorgimento, l’Emancipazione ebraica, il patriottismo e l’uso del tricolore in oggetti legati al contesto religioso ebraico; il contributo della Comunità ebraica di Roma al Risorgimento, il rinnovo della stampa ebraica all’epoca dell’unificazione italiana e infine il legame stabilito da Theodor Herzl con l’Italia agli inizi del ‘900 grazie all’opera di Felice Ravenna.

Tre concerti infine accompagnano i giorni delle manifestazioni, con musiche risorgimentali di Goffredo Mameli, Giuseppe Verdi, Gioacchino Rossini, eseguite dall’Orchestra Master dei Talenti della Fondazione CRT.

Per informazioni, Ambasciata d’Italia, Ufficio Culturale,
tel. 03-5104004, interno 118.
oppure
www.iictelaviv.esteri.it