Conoscersi per mostrarsi

Un appuntamento importante.
Sono in dirittura finale in tutte le comunità italiane i preparativi per la nona edizione della Giornata europea della Cultura ebraica, dedicata alla musica. Il 7 settembre apriremo le porte delle nostre sinagoghe e dei nostri centri culturali e museali al pubblico, a coloro che desiderano conoscere il mondo ebraico nei suoi vari aspetti.
Anche per gli ebrei questa giornata può diventare un’occasione di riflessione sulla propria identità. A fine settembre festeggeremo Rosh HaShanà, il capodanno ebraico, e inizieranno i 10 giorni penitenziali in cui penseremo a tutte le nostre scelte di vita e cercheremo la via della Teshuvà.
Ma già in questi giorni, mentre tanti volontari si apprestano a spiegare l’ebraismo ai visitatori che parteciperanno alle iniziative delle Giornata, possiamo interrogarci sul volto che vogliamo mostrare: l’ebraismo è una cultura viva, con usi e tradizioni che si perpetuano e un pensiero che si rinnova. Lo conosciamo abbastanza? Possiamo dedicare più tempo ad approfondire le parole dei maestri, a conoscere la nostra storia, a rendere l’identità ebraica una componente essenziale e consapevole del nostro quotidiano?