Arturo Schwarz, la poesia prima di tutto

Man Ray, Joan Mirò, Hans Richter, Picabia, geniali figure dell’arte contemporanea che hanno segnato appieno il Novecento; ma anche fondamentali “riscoperte” culturali della Milano degli ’60, ’70 grazie ad Arturo Schwarz.

Collezionista e studioso, editore e poeta, Schwarz è una figura straordinariamente eclettica. Viaggiatore alla ricerca delle radici della Kabbalah e dell’Alchimia, saggista e studioso delle filosofie orientali, insieme a personaggi come Gillo Dorfles o Giorgio Strehler, Arturo Schwarz è stato protagonista di quella stagione in cui Milano era uno dei crocevia internazionali del dibattito artistico e intellettuale europeo.

Questo intreccio fra vita pubblica e privata, è raccontato ora nella mostra che si inaugura giovedì 9 febbraio allo spazio Artand Gallery di via Arese, a Milano.
Una mostra che porta un titolo quanto mai suggestivo, “La poesia prima di tutto. Arturo Schwarz una vita nell’arte” – un titolo che rappresenta una filosofia di vita, un modo di pensare e di prendere la vita.

“La poesia prima di tutto” è una mostra di carattere multimediale e interattivo: attraverso libri, cataloghi, fotografie e video raccolti da Schwarz, vengono illustrati indirettamente i momenti di maggiore splendore culturale e artistico della città.

Nelle prossime settimane Schwarz sarà protagonista non solo di questa mostra, curata da Alan Jones, ma anche di un ciclo di incontri a tema: Duchamp e il surrealismo. L’opera come febbre dell’idea (16 febbraio); Surrealismo amore e politica. Scandalo della Bellezza e rivolta del Nuovo Mondo (23 febbraio); Poesia totale e surrealismo. Reading dell’autore (1 marzo).

La mostra e le serata a tema si terranno nello spazio Art and Gallery di via Arese 5.
Per tutte le informazioni, www.artandgallery.it