Luzzatto Voghera (CDEC): “Contro un utilizzo distorto della storia da parte di un’alta carica dello Stato”

Opinioni

di Redazione
“L’attentato di via Rasella e l’eccidio delle Fosse Ardeatine sono uno dei momenti più studiati della storia della lotta partigiani. Non si può raccontare quello che passa per la testa. Bisognerebbe invece cominciare ad avere un po’ di rispetto della disciplina storica, dei criteri che hanno a che fare con l’uso e l’interpretazione delle fonti, e si dovrebbe stare molto alla larga dalle manipolazioni politiche quotidiane determinate da opportunismi del momento”. Così Gadi Luzzatto Voghera, direttore del Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea (CDEC) commenta le dichiarazioni fatte dal presidente del Senato Ignazio La Russa al podcast di Libero sull’attentato partigiano di via Rasella (“Via Rasella è stata una pagina tutt’altro che nobile della resistenza, quelli uccisi furono una banda musicale di semi-pensionati e non nazisti delle SS, sapendo benissimo il rischio di rappresaglia su cittadini romani, antifascisti e non»).

Gadi Luzzatto Voghera

“Sia chiaro: da sempre chi siede in ruoli di responsabilità utilizza la storia per piegarla ai propri fini, quindi La Russa non è il primo e non sarà l’ultimo – continua Luzzatto Voghera -. Ma questo non è mai stato fatto dalle alte cariche dello Stato che, a parte rarissimi casi, fino a oggi si erano astenute dal fare un utilizzo distorto della storia. Sono incidenti di percorso che colpiscono molto spesso i politici ma un presidente del senato dovrebbe moderarsi. C’è un limite al rispetto della carica che ricopre”.

Per quanto riguarda poi le scuse fatte sabato 1 aprile da La Russa in merito alle sue dichiarazioni (“Fatte salve le persone che hanno commentato pretestuosamente e in prevenuta malafede, voglio invece scusarmi con chi anche in forza di resoconti imprecisi abbia comunque trovato motivi di sentirsi offeso”, Luzzatto Voghera commenta: “Le scuse? Sono sempre una arma a doppio taglio perché intanto c’è stata una dichiarazione, e si è fatto capire qual è il proprio punto di vista a chi la pensa come noi . Bisognerebbe cominciare a smettere di scusarsi e invece pensare bene prima di fare dichiarazioni che possono essere inopportune”.