di Paolo Salom
Esiste il terrorismo islamico? Curiosa questa domanda, vero? Eppure, nel lontano Occidente, intellettuali, giornalisti, politici e opinionisti hanno detto tutto e il contrario di tutto nel tentare di risolvere lo spinoso quesito. Insomma, è chiaro e evidente che nonostante la brutalità di quanto accaduto a Parigi all’inizio dell’anno, non si può accusare una comunità intera. Ma nessuno l’ha mai fatto. Il punto è diverso, il punto è capire se, all’interno di un gruppo sociale contraddistinto da usi, costumi e una religione (l’Islam) differente da quella maggioritaria (in Francia: la cristiana), esiste una minoranza, o anche un gruppuscolo capace di interpretarne gli insegnamenti in maniera conflittuale e violenta contro chi viene considerato “infedele” (e per questi personaggi anche certi musulmani lo sono).
Bene, a parte pochi (per esempio Giuliano Ferrara, Piero Ostellino, Pierluigi Battista), i più si sono sgolati per affermare che gli atroci fatti di Parigi dovevano essere considerati “atti di puro terrore”. Senza altri aggettivi. Come se dei criminali si fossero svegliati un giorno e avessero deciso di sparare a dei giornalisti-vignettisti, a dei poliziotti e a dei passanti ebrei così, per caso.
Basta a capire ciò che il lontano Occidente si trova ad affrontare? Secondo uno scrittore arabo e musulmano, Boualem Sansal (è algerino e l’autore de Il villaggio del tedesco, Einaudi), la risposta è no. Lui, che vive nella sua Algeri con una condanna a morte degli integralisti sul capo per il solo fatto di essere andato in Israele, invitato a un festival letterario, ritiene che ci troviamo di fronte a una vera e propria dichiarazione di guerra. È una guerra non tradizionale, naturalmente, una cosiddetta guerra asimmetrica. Ma la portata della devastazione, fisica e psicologica, nella pacifica Europa, è sicura e pesante. Perché, allora, questa resistenza nel riconoscere la realtà di un terrorismo islamico che, per quanto minoritario nella comunità musulmana, dal suo interno proviene (come le Brigate Rosse erano un prodotto di un certo marxismo) e lì intende imporre la propria legittimità? Non so rispondere se non pensando a un’immagine: quella degli struzzi di fronte al pericolo.
(Il blog di Paolo Salom è sul sito www.mosaico-cem.it)