“Rivedo tutto, come in un film in bianco e nero”

Libri

“Nella mia mente rivedo (e rivivo) i giorni dell’occupazione tedesca di Roma, come in un film in bianco e nero”. E’ Renzo Modiano che parla, autore del libro “Di razza ebraica”, uscito qualche anno fa per l’editore Schweiller e vincitore del premio “Carlo Cassola” di Volterra. Ora il libro è stato pubblicato anche in edizione scolastica dalla casa editrice Principato e anche grazie a questa operazione editoriale, oggetto di ulteriore riflessione fra gli studenti delle scuole medie e superiori.
“I ragazzi dell’Istituto Gonzaga di Milano che incontrerò venerdì 27 gennaio in occasione del Giorno della memoria, avranno già letto il libro” ci dice Modiano, “così potrò davvero raccontare la retata di Roma del 16 ottobre, far fluire le immagini che ho impresse nella mia memoria, come se fossero un film”.  “Quando i tedeschi entrarono a Roma io avevo sette anni. Il libro l’ho scritto cinquant’anni dopo, ma il ricordo di quei momenti è nitidissimo”.
Modiano e il resto della famiglia – fatta eccezione per uno zio, venduto ai nazisti da una spia per pochi soldi – riuscirono a salvarsi dalla deportazione grazie al ricovero trovato presso conoscenti. “Io e mio fratello fummo tenuti nascosti per tre mesi in Abruzzo, da una famiglia di amici di altri amici di mio padre”. “In quel paesino perso fra i monti abruzzesi, chi ci ospitava era solito preparare una grande polenta – racconta Modiano. Veniva stesa su una tavolata, condita con quel che c’era, e da lì si mangiava tutti insieme, senza piatti o scodelle. Quell’esperienza, nel suo piccolo, mi ha insegnato una cosa molto importante: il senso vero della “condivisione”. Il confine che una scodella crea fra ciò che è mio e ciò che è tuo, viene cancellato; l’avidità (per le parti più condite della polenta) si annulla nel ritegno fino a trasformarsi in generosità verso il prossimo. Quelle polente fumanti sul tavolo di legno sono state un grande insegnamento. Ed è anche questa lezione che voglio trasmettere ai ragazzi oggi”.