Le sentinelle della democrazia. In edicola il nuovo libro di Davide Romano

Libri

di Paolo Castellano


In questi giorni in edicola il nuovo libro di Davide Romano

Gli Ebrei come sentinelle della democrazia. Davide  Romano in edicola con un volume sull’antisemitismo 2.0

Il nuovo libro di Davide Romano

 

L’antisemitismo è tuttora presente nelle nostre società. Non credete a coloro che minimizzano il problema tirando in ballo alcuni schieramenti politici, più o meno legittimi, che soffiano sul fuoco del pregiudizio razziale. Ricordo benissimo durante le ultime celebrazioni della giornata della Memoria gli infami graffiti sotto la targa dell’albergo Regina e il terribile atto vandalico alle pietre d’inciampo.

Il popolo ebraico da sempre ha dovuto combattere contro i pregiudizi e per questo ha sviluppato una grande sensibilità sociale nel percepire i prodromi delle nefandezze dell’antisemitismo. Fino al 28 giugno sarà possibile trovare in edicola un interessante libretto intitolato Le reti dei nuovi antisemitismi del giornalista Alberto Giannoni e l’assessore alla cultura della Comunità Davide Romano. Acquistabile anche sul sito web de “Il Giornale”, il piccolo volume è stato pubblicato dal quotidiano fondato da Indro Montanelli e inserito nella collana Fuori dal Coro.

 

Romano con una scrittura chiara e senza fronzoli conduce il lettore attraverso le moderne forme di antisemitismo. Nel primo capitolo del libro attraverso una riuscita metafora l’autore paragona le comunità ebraiche ai canarini utilizzati nelle miniere. I piccoli volatili avvisavano gli operai delle eccessive esalazioni di gas e quindi di una possibile esplosione. Ecco, le comunità ebraiche – sostiene Romano – sono le sentinelle della democrazia. Se una società incomincia a prenderle di mira vuol dire che la libertà di una nazione sta per degenerare in un violento regime.

 

Gli autori poi passano in rassegna le spinte antisemite presenti nel web e in particolare nell’universo dei social network. Da tempo molte associazioni ebraiche chiedono a Facebook, Twitter, Youtube e altri grandi player di rimuovere il materiale che infama e oltraggia l’identità ebraica. Puntualmente questi colossi ribadiscono che il suddetto materiale non può essere rimosso perché non è stato segnalato da nessuno. Romano evidenzia questa ambiguità e definisce questa terribile tendenza come antisemitismo 2.0 che assume nuovi connotati rispetto al tradizionale odio verso gli ebrei.

 

Il nuovo antisemitismo si maschera da antisionismo e col pretesto di criticare le azioni dello stato d’Israele pretende la cancellazione dello stato Ebraico con tutta la sua popolazione. Puro e crudo antisemitismo. Nella parte finale del libro, Romano e Giannoni portano alla luce gli atteggiamenti anti-israeliani di alcuni esponenti del Movimento 5 stelle. Finiscono sotto la loro lente Di Stefano e il leader Beppe Grillo che più volte hanno messo in dubbio l’esistenza di Israele. Il volumetto infine termina con una breve inchiesta sulle ombre che avvolgono alcuni rappresentanti islamici milanesi come l’esponente del Partito Democratico Sumaya Abdel Quader, eletta nelle scorse elezioni comunali in commissione cultura e al centro di numerose polemiche riguardo ai suoi presunti contatti con il gruppo politico dei Fratelli Musulmani. Le reti dei nuovi antisemiti rimane dunque un utile strumento per avere contezza di un problema sociale e mutevole come l’antisemitismo moderno che spesso viene tollerato senza vergogna dai nostri concittadini. La lettura di questo volume allora ci può rendere ancora più consapevoli delle sfide per combatterlo.