Ci sono la cena del Seder pasquale e il Muro del Pianto a Gerusalemme, i festeggiamenti per il nuovo Sefer, e i ragazzi con i sefarim, ma ci sono anche il teatro dei burattini nel ghetto di Venezia, e perchè no, i chassidim sulla giostra insieme ai loro figli.
E’ un mondo ebraico gioioso, pieno di luce e colore quello che Marina Falco Foa – artista genovese di nascita, ma milanese di adozione ormai da tanti anni – ci presenta nei dipinti che espone in mostra al Museo ebraico di Bologna a partire dal prossimo 30 ottobre. Un mondo a metà fra realtà e fantasia, fra passato e presente, ripensato e rivisto attraverso il filtro della personale biografia dell’artista.
Così le case dell’antico ghetto di Roma – che conosciamo nelle immagini d’epoca in bianco e nero – prendono colore e si popolano fin sui tetti di oggetti, di libri, di animali e di uomini; nella festante juderia di Trani possiamo assistere ad un matrimonio visto dall’alto, e dell’antica sinagoga di Mondovì, riusciamo a vedere, in un solo colpo d’occhio, grazie ad un’originale prospettiva, sia i preziosi interni che gli esterni.
Nel segno come nella rappresentazione dei soggetti, si percepisce nelle opere di Marina Falco l’influsso del maestro, Emanuele Luzzatti, ma anche l’ispirazione chagalliana e l’amore per il cromatismo ereditato dallo studio delle opere di Pierre Bonnard.
Nella mostra curata da Franco Bonilauri e Vincenza Maugeri, saranno esposte quaranta opere realizzate fra il 1986 e i nostri giorni.
“Luce & Gioia”
Disegni su carta e pergamena (1986-2013)
di Marina Falco Foa
Museo Ebraico di Bologna
30 ottobre – 20 novembre
Info: Tel. 051 6569003; 0512911280
info@museoebraicobo.it