Dal Giappone ritorna in Polonia un dipinto dell’artista italiano Alessandro Turchi, depredato dai nazisti

Arte

 di Michael Soncin
Ricomparso in Giappone un prezioso dipinto attribuito all’artista italiano Alessandro Turchi (1578-1649), detto l’Orbetto, dal nome Madonna col Bambino, saccheggiato in Polonia dai nazisti durante la II Guerra Mondiale.

L’opera barocca di bellissima fattura risalente alla fine del XVI secolo è stata recentemente rimpatriata in Polonia, dopo una cerimonia di restituzione avvenuta il 31 maggio presso lAmbasciata Polacca a Tokyo. In base a quanto riportato dal sito di informazioni Japan Times, sarebbe la prima volta che un bene rubato in Polonia durante l’occupazione tedesca viene rinvenuto nell’Asia orientale.

Il ritrovamento

Il quadro è stato avvistato lo scorso anno durante un’asta nella capitale giapponese, da parte di alcuni funzionari polacchi, venendo poi ritirato prima dell’offerta, considerata la sua origine. Nessuna menzione è stata fatta in merito al nome del proprietario, che ha accettato di restituirla senza nessuna spesa.

In merito al fortuito ritrovamento, il Viceministro polacco Piotr Gliński ha dedicato un messaggio di elogi ai funzionari del dipartimento per la restituzione dei beni culturali del suo governo. «Grazie al loro lavoro, siamo in grado, praticamente ogni settimana o due, di informare sulle nuove opere d’arte recuperate che fanno ritorno nel nostro Paese. Bisogna sottolineare che ogni caso di restituzione è differente, come lo sono le questioni legali. Per questo motivo ogni volta dobbiamo affrontare la situazione in maniera diversa. Questa volta i negoziati hanno condotto a un lieto fine».

Gliński ha inoltre aggiunto che la nuova sede del prestigioso dipinto andrà, con molta probabilità nel Museo dei Principi Lubomirski, una nuova istituzione culturale in fase di costruzione a Breslavia, città situata nella zona sud-ovest della Polonia. Diversamente la sua collocazione avrebbe potuto essere in una delle sale del Museo Regionale di Przeworsk.

Un pezzo prestigioso

Come spiegato da Artnet, la prima testimonianza nota della Madonna del pittore veronese è riscontrabile in un catalogo dei beni conservati nel palazzo di Lubomirski a Przeworsk. Dal documento, risalente al 1823, si apprende che il precedente proprietario dell’opera sarebbe il nobile Stanisław Kostka Potocki, che l’avrebbe acquistato durante i suoi numerosi viaggi in Italia tra il 1772 e il 1797.

Il dipinto, secondo quanto emerso dalle indagini, sarebbe stato staccato proprio dalle pareti del palazzo di Lubomirski di Przeworsk, durante il periodo nazifascista e trasportato in Germania.

La tela fa parte della lista comprendente i 521 pezzi d’arte più preziosi di cui i soldati tedeschi si sono ingiustamente impossessati durante l’occupazione polacca, avvenuta tra il 1939 e il 1945. Opere come la celebre Dama con l’ermellino di Leonardo Da Vinci, ma anche pezzi unici di Rembrandt e di Raffaello.

La tela dell’Orbetto è l’ultima di un lungo elenco comprendente circa 600 opere d’arte, depredate dai nazisti e tornate in Polonia, grazie allo sforzo delle istituzioni.

 Fonte foto: The Gaze