Un Ambrogino per la Scuola ebraica

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Lo ha ricevuto il presidente Leone Soued.

La Comunità ebraica era già stata presente tra i premiati con le Civiche Benemerenze, chiamate affettuosamente “Ambrogini” dai milanesi; nel 1965 aveva infatti ricevuto la Megaglia d’Oro. Oggi tocca alle Scuole della Comunità ebraica di via Sally Mayer con questa motivazione: “Gli istituti scolastici ebraici a Milano vantano un’antica tradizione orientata a un’educazione completa e attenta all’innovazione. Il modello formativo si è arricchito negli anni di nuovi corsi, creando un ambiente straordinario per qualità didattica e libertà di espressione. Lo scopo è sempre stato quello di formare secondo i valori e la cultura dell’ebraismo, offrendo parallelamente cicli di studi in linea con i programmi ministeriali. Tra le materie insegnate, oltre alla lingua ebraica, la Bibbia e i suoi commenti, grande attenzione è stata rivolta allo studio di tutti gli aspetti dell’integrazione con il contesto cittadino milanese e nazionale”.

Ha ritirato il riconoscimento, dalle mani del sindaco di Milano Letizia Moratti e del presidente del Consiglio Comunale Manfredi Palmeri, il presidente della Comunità ebraica Leone Soued, il 7 dicembre al teatro Dal Verme. Proprio il presidente Palmeri aveva visitato la scuola ebraica di via Sally Mayer nella scorsa primavera, incontrando gli alunni ai quali tenne una lezione di Educazione civica sul Consiglio Comunale.

Alla consegna degli “Ambrogini”, erano presenti, tra il pubblico che ha affollato la sala grande del Teatro, l’assessore alle scuole della Comunità Michele Boccia e molti altri assessori e consiglieri della Comunità: Gionata Tedeschi, Avram Hason, Michèle Mimun, Michele Arditi, Milo Hasbani, Yoram Ortona, oltre a Paola Sereni, preside per tanti anni delle Scuole di via Sally Mayer.

La tradizione di premiare “la Milano migliore”, nel giorno del patrono Sant’Ambrogio, è stata così spiegata dal sindaco Moratti: “Oggi è il giorno in cui esprimiamo la nostra gratitudine a chi ha reso grande il nome di Milano con il suo lavoro, la sua creatività, il suo impegno per gli altri: cittadini con straordinarie qualità. Uomini e donne che hanno messo queste qualità al servizio del bene comune, realizzando, con semplicità ed umiltà quelle che vorrei definire imprese grandiose.
L’hanno fatto nell’operosità della capacità tutta milanese di trasformare progetti in opere, di saper innovare, costruire, dedicarsi agli altri con dedizione, con forza, oserei dire con amore per la vita.
(…) Il giorno di Sant’Ambrogio è la festa della comunità milanese. Una comunità composita, costituita dalla ricchezza di diverse culture che si fondono in un’unica grande anima. La nostra Città è sempre stata un crogiuolo di genti, di idee, di opinioni.
È la città del dialogo inter-culturale e inter-religioso, è la città del dialogo tra i popoli.
Milano ha voluto candidarsi all’Expo Universale 2015 scegliendo proprio il tema della solidarietà e della collaborazione internazionale per affrontare la più grande sfida del Pianeta: il diritto a un’alimentazione sana e sicura per tutti.
Lo abbiamo fatto rimanendo fedeli alla nostra tradizione, al nostro spirito: porre al servizio degli altri le nostre esperienze, le nostre conoscenze, le nostre eccellenze”.