Il business-forum e il picchetto

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Si è svolto ieri a Milano, a Palazzo Mezzanotte, in Piazza Affari, il grande forum economico italo-israeliano. Dall’incontro è emerso che le relazioni commerciali ed economiche tra le imprese italiane e quelle israeliane nel 2010 sono aumentate del 14,8% rispetto all’anno precedente. Dei 2,9 miliardi di euro di interscambio generati fra i due paesi, 1 miliardo circa è stato realizzato in Lombardia e 600 milioni di euro solo con la città di Milano.«Stabili e concrete», in particolare, le relazioni tra Israele e la Lombardia, ha osservato il governatore della Regione Lombardia, Roberto Formigoni. «Un altro aspetto che unisce fortemente le due realtà è la spinta all’innovazione», ha sottolineato ancora Formigoni. La dichiarazione congiunta siglata con il ministro di Industria, Commercio e Lavoro di Israele Shalom Simhom«sarà un efficace strumento per avviare nuove opportunità di partnership».«La nostra amicizia con Israele – ha concluso Formigoni – è senza se e senza ma. Vogliamo essere portatori di innovazione anche in questo, diventare capaci di guardare senza gabbie concettuali a ciò che accade nel mondo».

Al forum erano presenti tra gli altri anche l’ambasciatore israeliano in Italia Gideon Meir, il sottosegretario italiano per lo Sviluppo economico Catia Polidori, il presidente della Provincia di Milano Guido Podestà, il presidente di Promos Bruno Ermolli.
Oltre 400 gli incontri in programma fra imprese israeliane e italiane nei settori della sicurezza, della sanità e della robotica, della comunicazione e dei new media, del water management – che sono poi quelli che Ermolli ha indicato come i “pilastri” della collaborazione economica fra Italia e Israele. «Il fatto di trovarci a Milano e Tel Aviv – ha spiegato ancora Ermolli – è l’occasione per vedere qual è l’integrazione tra i due Paesi in chiave industriale e io credo ci sia un’istintiva integrazione, che va facilitata con occasioni come queste».

Nel corso dell’incontro si è auspicato anche che oltre a stringere ulteriormente i rapporti economici e commerciali fra i due paesi, il forum diventi un appuntamento fisso, con scadenza biennale. “Alla luce dei risultati del referendum di ieri – ha detto il presidente della Provincia Guido Podestà – è chiaro che per noi può essere molto importante l’esperienza e il bagaglio di conoscenze che Israele ha nel settore delle energie alternative, in particolare il solare”. Il presidente Formigoni ha spiegato di aver siglato un nuovo memorandum di intesa con l’ambasciatore israeliano in Italia Gideon Meir per la realizzazione di nuove iniziative di cooperazione economica tra i due paesi e ha confermato che Israele sara’ presente all’Expo 2015.

Meir a sua volta, ha dichiarato: «Il Business Forum così come Unexpected Israel sono due occasioni per promuovere le relazioni economiche, politiche e culturali fra i nostri paesi; le polemiche non sono importanti,  l’importante è il business con l’Italia». Sempre in riferimento a Unexpected Israel, Meir ha dichiarato che è stata organizzata «per far conoscere un’altra faccia di Israele. Voi vedete il nostro paese solo per il conflitto, ma è solo una piccola parte del nostro mondo, il quadro complessivo è molto più ampio»
Nel corso della giornata in Piazza Duomo si è svolta anche un picchetto di protesta contro Israele e l’occupazione di Gaza e dei Territori della Cisgiordania. Una ventina di attivisti ha sventolato bandiere palestinesi e mostrato cartelloni a favore del boicottaggio delle imprese e dei prodotti israeliani e contro l’ “occupazione israeliana di Milano”. Il tutto in preparazione della grande mobilitazione filopalestinese in programma per sabato pomeriggio, 18 giugno, nel centro di Milano.

Guarda il video realizzato dal Corriere della Sera