Dai ghetti del Piemonte al Tempio di via Guastalla. Inaugurazione Shabbat 21 gennaio

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di Lia Sacerdote

Nel chiuso rifugio di un mobile antico, rimasto dormiente per molti decenni, è emerso improvviso nella sua bellezza un grande telo di velluto verde ricamato: una PAROCHET (tenda dell’Aron Hakodesh) di cui si ignorava l’esistenza, sconosciuta a mia madre, dimenticata da mia nonna, depositata qui da chi sa quale bisavola alla fine dell’800 o all’inizio del 900.

Proveniva da una sinagoga di una delle piccole Comunità del Piemonte (erano in origine 19), alcune delle quali in seguito al loro disfacimento erano confluite poi nella Comunità ebraica di Torino. In tale occasione gli arredi sacri venivano affidati o donati a famiglie ebraiche originarie del luogo. Questa Parochet finita nelle mie mani, trova ora una degna sede nel Tempio di Via Guastalla, dove farà rivivere la memoria di un luogo sacro così lontano nel tempo e nello spazio e ormai quasi dimenticato. Questo arredo è dedicato, dalla famiglia, alla memoria di mio fratello Giorgio Sacerdote Ha Cohen con una scritta in ebraico. E lo stesso sentimento di commozione penso che proverebbe anche Giorgio se fosse ancora fra noi.

La cerimonia per accogliere questo prezioso arredo si terrà la mattina di Shabbat 21 gennaio nel Tempio Centrale di Milano, Hechal David uMordechai di Via Guastalla.