Chiuderà la storica sinagoga estiva di Forte dei Marmi?

News

di Redazione


Forte dei Marmi: un appello al Sindaco Murzi

Traffico, smog, caos, nessun marciapiede per i pedoni. Distrutto, insieme alla pista ciclabile e allo spazio calpestabile per mamme e carrozzine, il più elementare senso del rispetto anche per quella cultura di minoranza ebraico-italiana che da sempre venendo in vacanza a Forte dei Marmi ha contribuito a costruirne la celebrità nel mondo e la prosperità economica. Inoltre, in via Venti Settembre, ecco ripristinato quel doppio senso di marcia per gli autoveicoli, abolito decenni fa perché considerato pericoloso, la cui angustia e strettoia avevano provocato tanti disagi e incidenti visto che su un lato scorre anche un canale d’acqua. Infine, zero rispetto per quei villeggianti di religione ebraica, italiani e ospiti stranieri, che da decenni, in estate, vengono a pregare in questo luogo magico, un giardino pieno di raccoglimento e devozione, con tanto di kiddush sotto gli alberi ogni venerdì sera e shabbat. E se la sinagoga dovesse chiudere, ca va sans dire che la presenza ebraica in Versilia potrebbe drasticamente ridursi, e molti affitti estivi non essere più rinnovati.

A nulla sono servite proteste, comitati, lettere, articoli sui giornali. Sordo alle sollecitazioni, il sindaco di Forte dei Marmi, Bruno Murzi, sta continuando a difendere la sua scelta con delibere che oltre a stabilire il doppio senso di marcia per le automobili, cancellerà qualsiasi possibilità di viabilità ciclabile e pedonale su una via che ricongiunge mare-monti costeggiando case e un impianto sportivo.

In una lettera aperta rivolta al sindaco Murzi da parte de Il Comitato Associazione Via XX Settembre Forte dei Marmi si legge: «Rimaniamo sconcertati dalla Sua decisione, di trasformare la viabilità di via XX Settembre dall’attuale senso unico a doppio senso. Tutte le relazioni redatte quando la Via era a doppio senso, da Lei ricevute, hanno documentato i rischi per pedoni e ciclisti, l’inquinamento acustico (A.R.P.A.T.) e atmosferico. Dette relazioni, oltre al buon senso, hanno spinto i due Sindaci che l’hanno preceduta a rendere e mantenere stabilmente il senso unico nella nostra strada, fornendola di pista ciclabile.
Desideriamo brevemente ricordarle che Via XX Settembre: è una strada residenziale con oltre 60 ville e appartamenti, priva di marciapiede, su cui si affacciano solo 2 piccoli negozi, entrambi a pochi passi dal mare; ha una forte percorrenza di pedoni e ciclisti dovuta, oltreché alle unità abitative, al campo sportivo (frequentato da numerosissimo giovani) e ai luoghi di culto ebraici, la sinagoga estiva, (di fronte al campo sportivo e al n. 58, raggiunti quotidianamente da molti fedeli)… Inoltre è una strada lunga 1770 mt. la cui larghezza varia da 4,20 mt a 5,80 mt.
Tali misure non consentono di realizzare due carreggiate in linea con la più recente normativa, che prevede una larghezza minima di 2,75 mt. per carreggiata, né tantomeno un qualsiasi marciapiede (certo non di quello di legge da 1,5 mt.); è una strada su cui Lei, abolendo il limite dei 30 km/h, ha indotto un pericolosissimo aumento della velocità, che certo non viene contenuta dai pochi dissuasori presenti, specialmente nell’ultimo tratto. L’abolizione della pista ciclabile costringerebbe i pedoni, spesso mamme con carrozzine o bambini piccoli tenuti per mano, a camminare sulla carreggiata, sia nella parte a monte della via che è molto stretta e anche nella parte verso mare che, se pure più larga, è sempre occupata da macchine parcheggiate da ambo i lati della strada.
Data questa situazione, la decisione di ripristinare il doppio senso nella Via contrasta frontalmente con quanto recita l’art. 13 comma 1 del nuovo Codice della strada, secondo cui la costruzione e la gestione delle strade “devono essere improntate alla sicurezza della circolazione di tutti gli utenti della strada, alla riduzione dell’inquinamento acustico e atmosferico per la salvaguardia degli occupanti gli edifici adiacenti le strade e al rispetto dell’ambiente”.
L’auspicio è che questa occasione consenta una riflessione, da parte Sua, su quegli aspetti che durante una campagna elettorale non è possibile approfondire, dato il breve tempo a disposizione e i molti impegni a cui un candidato deve fare fronte.
Contiamo sul Suo buon senso, prima ancora che di sindaco, di cittadino e di medico, che ha assunto come primo impegno la salvaguardia dell’incolumità e della salute delle persone».