Keren Hayesod: una grande serata fund raising fra sionismo, musica e solidarietà

di Redazione

Gioia, discorsi, sionismo e ricordo di Israele, della sua storia e del profondo contributo dato dal Keren Hayesod alla nascita e allo sviluppo dello Stato hanno guidato la tradizionale Cena di Gala, il 5 marzo presso l’Hotel Melià. La prestigiosa iniziativa ha riunito un vasto numero di ospiti, personalità politiche, dal neo Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, all’ex Capo di Stato Maggiore Benny Gantz e l’Ambasciatore di Israele, Ofer Sachs, e diversi ospiti comunitari, dai co-presidenti Raffaele Besso e Milo Hasbani, alla vice presidente Antonella Musatti, al Segretario Generale Alfonso Sassun.

Organizzata dal KH Italia e dal suo presidente Andrea Jarach e condotta dall’attrice e presentatrice Sabra Del Mare,  la  vivace serata è cominciata con un aperitivo di benvenuto, seguito dalla cena e dai discorsi di Gantz, di Ofer Sachs, e dalla favolosa esibizione di Adi Bezait Adonia che ha cantato un brioso medley di canzoni fra cui “Yerushalaim Shel Zahav”, uno dei classici dello Stato ebraico composto da Naomi Shemer nel 1967. Standing ovation e applausi da parte dei numerosi partecipanti.

L’evento ha reso omaggio sia al passato di Israele, con la proiezione del filmato del celebre discorso di David Ben Gurion alla nascita dello Stato ebraico, sia al presente e all’attualità politica e artistica di un Paese sempre in fermento. A questo proposito il presidente Jarach ha ribadito la centralità della solidarietà al KH e a Israele, ringraziando sentitamente il suo staff e i presenti aggiungendo che “Israele è un sogno diventato realtà e un posto sicuro per milioni di ebrei”.

Molto efficaci anche gli interventi di Sachs e di Gantz. L’Ambasciatore ha ricordato che “Israele è un Paese giovane, energico e con un tenore di vita alto, dove si vive e si crea. Infatti, quasi la metà degli ebrei di tutto il mondo ormai vive qui; l’accoglienza e l’integrazione sono sempre stati fondamentali per noi”. Notevole anche il discorso del Generale Benny Gantz, ex Capo di Stato Maggiore che, nato nel 1959 a Kfar Ahim da sopravvissuti alla Shoah, si è fatto notare per la sua brillante carriera militare, come comandante dell’aviazione e dei paracadutisti dell’Idf (Israeli Defense Force). Fra i suoi più importanti interventi “L’operazione Salomone” che il 24 maggio 1991 trasse in salvo migliaia di ebrei dall’Etiopia, fra cui la cantante Adonia che allora aveva appena un anno assieme alla sua famiglia.

Come ha spiegato nel suo intervento, molto applaudito, assieme ai suoi uomini, Benny Gantz in sole 36 ore è riuscito a compiere un’operazione miracolosa. Ma non si è limitato solo a quell’aneddoto bensì ha riflettuto su come “Israele sia costretto a vivere l’instabilità mediorientale fin dalla sua nascita e sia sottoposto a continue sfide e lotte”. Fra queste, il militare ha sviluppato varie tematiche. Dalla minaccia nucleare, gli Hezbollah che spesso hanno lanciato i loro missili contro la popolazione civile israeliana, Hamas e i suoi terroristi che usano i civili come scudi umani e la difficile situazione coi palestinesi con cui “viviamo assieme cercando un accordo senza più dolorosi compromessi e che sia volto a salvare la nostra gente”. In conclusione del suo discorso, Gantz ha aggiunto “mia madre diceva sempre che Israele è la casa degli ebrei ed è sempre stato così, anche voi avrete sempre una casa qui”.

Applausi, discorsi, musica e la presentazione della prima guida alla musica contemporanea israeliana, “Isramix” (Proedi editore, pp. 192, 15 euro) del giornalista e appassionato di spettacoli Roberto Zadik,  scaricabile in versione digitale  http://www.proedieditore.it/catalogo/isramix/

In conclusione della serata, ai tavoli della sala da pranzo dell’Hotel è stata consegnata la busta per le donazioni a sostegno di Israele e della preziosa attività del Keren Hayesod Italia impegnato in diverse e importanti iniziative. Fra queste il progetto dell’associazione Ayalim – il ripopolamento del Negev con l’arrivo di giovani e famiglie in aiuto alle popolazioni disagiate di quell’area.