insegnano alcuni stimabili maestri, per non cadere nelle trappole della maldicenza: quello di non parlare mai delle persone, ma piuttosto di ragionare attorno alle idee, alle situazioni, alle problematiche. Nel mio piccolo cerco in genere di attenermi a questa regola. Mi è sempre sembrata assai edificante. Il lettore mi perdonerà, di conseguenza, se per una volta e facendo violenza a me stesso, mi concederò uneccezione. Questa volta devo farlo. Non credo mi sarei data tanta pena per difendere la mia persona, e forse nemmeno chi mi è più caro. Le ingiustizie patenti, infatti, in genere si commentano da sole e come stanno le cose presto o tardi viene chiaramente a galla agli occhi delle persone oneste. Lo faccio, invece, e lo faccio volentieri, per un ebreo che conosco poco e frequento ancora meno. Il suo nome è Andrea Jarach.
A lui è stato dedicato anche il primo atto del nuovo Consiglio della Comunità: una lettera a L’Espresso per rispondere all’attacco di Enzo Biagi.
Opinioni
Massada non cadrà più
Ma sarà proprio vero? Uno dei siti più significativi e amati da visitatori israeliani
Antisemiti kasher
Sullonda dellormai mitica pubblicazione delle vignette danesi contro Maometto
Idee a confronto
e in particolare gli ebrei milanesi (decideranno nella stessa giornata chi governerà la loro comunità, chi parteciperà come delegato al Congresso dellUnione delle comunità italiane, chi governerà la loro città e altre importanti amministrazioni locali), vanno al voto per compiere scelte importanti in campo comunitario, in campo ebraico nazionale e in campo politico. Sia nellambito degli ambienti comunitari che in quelli politici le opinioni si confrontano dimostrando una nuova volta che molti fattori ci diversificano, ma i valori del pluralismo, della tutela delle ragioni di Israele, della tolleranza, dellantirazzismo, dellaccettazione e dellintelligenza continuano a tenerci saldamente uniti.
ll transfer
per le strade come impazziti. Ad ogni vicolo si univano nuovi arrivati ed il fiume dei facinorosi fluiva per le strade brandendo coltelli, bastoni, pietre. Gli occhi iniettati di sangue, gli spiriti esasperati, urlavano, con odio e passione, lantico ma attualissimo ritornello, sempre lo stesso: Morte agli ebre!. La scena era sempre
Quando l’identità va dal parrucchiere
ma lei per i capelli che prodotti preferisce utilizzare? Presumibilmente fiera della sua fluente chioma, ma ancora di più della brillante relazione appena conclusa e dedicata al problema dellidentità ebraica nel pensiero di Scholem, Rosenzweig e Deridda, Donatella Di Cesare questa proprio non se laspettava. Eppure il candido interrogativo rivolto alla sbalordita oratrice veniva dalla stessa signora che aveva ascoltato attenta uno dei passaggi salienti del Moked di Milano Marittima, lo straordinario appuntamento di primavera degli ebrei italiani organizzato dal Dipartimento Educazione e cultura dellUnione delle comunità.
MEMRI: Un punto di vista
Valutazione sulla strategia e i limiti di Hamas dopo le elezioni palestinesi.
Antisemitismo e assimilazione: una via d’uscita
di Ilan Halimi compiuto da estremisti islamici ha portato alla ribalta la comunità ebraica europea. Nonostante la chiara matrice antisemita dellomicidio, la reazione da parte delle istituzioni ebraiche è avvenuta con estremo ritardo e si sono dovuti attendere diversi giorni prima che una risposta organizzata prendesse corpo con le manifestazioni
Interrogativi non sterili
lallestimento di una sit-com: 20 rabbini che si aggirano nelle sale di una clinica
Lo stato delle cose, il crocifisso nei luoghi pubblici e noi.
sono contrassegnati da fatti drammatici. Quanto di peggio ci attende rischia invece di crescere nellindifferenza, nella nostra incapacità di mettere a fuoco i problemi reali e di reagire di conseguenza.
Se noi, in quanto ebrei italiani, dormiamo, o talvolta ci perdiamo in ridicole dispute da cortile, il mondo circostante, come dimostrano molte recenti vicende, resta invece sveglio. E va per la sua strada.
Vorrei ospitare, nel primo spazio che questa testata sottopone allattenzione del lettore, lintervento che segue.
Firmato da un giurista illustre come Giulio Disegni e dedicato al delicatissimo problema dellesposizione dei simboli religiosi nei luoghi pubblici