di Anna Balestrieri
Scomparsa a Buenos Aires a 97 anni, era nata a Milano nel 1928 in una famiglia ebraica. Sopravvissuta alle leggi razziali, testimone della Shoah e madre di una desaparecida, ha trasformato il dolore in impegno civile, la tragedia in memoria condivisa.
Personaggi e Storie
Netanyahu contro Tucker Carlson: “Non ha idea della storia”
di Davide Cucciati
Forti tensioni fra il premier israeliano e l’ex volto di punta di Fox News, che ha messo in dubbio il legame storico tra gli ebrei moderni e gli israeliti dell’epoca biblica e che sta spingendo sui social sempre più sul tema di un presunto potere occulto di Israele negli Stati Uniti.
“Bearing Witness”: la memoria effimera sul 7 ottobre diventa archivio nazionale
di Anna Balestrieri (Gerusalemme)
Il progetto, guidato dalla Biblioteca Nazionale di Israele NLI, accoglie fotografie, video, testimonianze scritte e orali, registrazioni audio, post sui social, volantini e documenti stampati. L’obiettivo è costruire un archivio affidabile, accessibile e ampio, che serva sia al presente che alle generazioni future.
La Paramount denuncia gli appelli al boicottaggio di Israele nel cinema: “Non fa avanzare la pace”
di Nina Prenda
“L’industria globale dell’intrattenimento dovrebbe incoraggiare gli artisti a raccontare le loro storie e condividere le loro idee con il pubblico di tutto il mondo. Abbiamo bisogno di più impegno e comunicazione, non di meno.” Così la grande casa di produzione ha risposto all’appello firmato da 4.000 persone del mondo del cinema per boicottare le istituzioni cinematografiche israeliane.
Da Gaza a Doha: l’elenco dei vertici di Hamas residenti in Qatar
di David Zebuloni
Dopo l’eliminazione di Yahya Sinwar, avvenuta nell’ottobre scorso, l’ufficio politico di Hamas ha adottato un modello di leadership condivisa. Attualmente, la direzione è affidata a Khaled Mashal, Khalil al-Hayya, Zaher Jabarin, Mohammed Darwish e, secondo alcune informazioni, anche a Nizar Awadallah.
Songs & Stories: lo spettacolo di Kevin Spacey arriva in Israele
di Davide Cucciati
Dopo gli scandali sessuali che lo hanno coinvolto, il Premio Oscar torna sulle scene passando anche da Israele, che visitò per la prima volta nel 2019, sviluppando un forte legame. Nel dicembre 2024 incontrò dei soldati feriti, visitò le comunità al confine con Gaza e tenne un laboratorio con gli studenti della scuola di recitazione Nissan Nativ.
La fabbrica dell’inganno: per 30 dollari chiunque può diventare “studioso del genocidio”
di David Zebuloni
Nessun requisito di esperienza professionale, formazione accademica o competenza specifica viene richiesto. L’inchiesta ha mostrato che dietro la dichiarazione vi erano circa 600 persone comuni, non professionisti del settore, né accademici qualificati. Certamente non esperti riconosciuti. Basta solo pagare 30 dollari e si diventa membri.
Il bambino di Gaza dato per morto dai media, accusando le IDF, è vivo: smascherata fake news
di Nina Deutsch
Il presunto “Amir”, citato da un ex collaboratore della Gaza Humanitarian Foundation (GHF) come vittima del fuoco israeliano, si chiama in realtà Abdul Rahim Muhammad Hamden ed è vivo con la madre fuori dalla Striscia. Una vicenda che rivela quanto la disinformazione possa manipolare e orientare in modo errato l’opinione pubblica mondiale.
Tributo a Giorgio Armani: moda, sobrietà e legami con il mondo ebraico
di Pietro Baragiola
La sua eredità non è soltanto estetica, ma anche culturale e negli anni ha saputo intrecciare il suo percorso con quello della comunità ebraica e dello Stato di Israele, in modi discreti ma significativi.
Pierre Martinet: “Se Israele cade, l’Occidente è perduto”
di Michele Di Benedetti
L’intervista esclusiva concessa da Pierre Martinet a Tribune Juive rappresenta un documento di rara durezza e franchezza. L’ex membro del servizio Action della DGSE, già operativo in scenari sensibili come il Libano degli anni ’80 e coinvolto in missioni di addestramento di forze straniere, offre un’analisi impietosa del 7 ottobre 2023 e delle sue conseguenze geopolitiche.
Marah Zohry: ventenne gazawa morta di leucemia, non di malnutrizione
YouTube oscura Setteottobre: firma l’appello
di Redazione
YouTube ha deciso di oscurare il canale dell’associazione Setteottobre, dopo la pubblicazione degli ultimi video degli ostaggi (diffusi da Hamas), con l’accusa di promozione di organizzazioni criminali violente. La chiusura del canale di Setteottobre è un atto di censura. La verità non è un crimine. L’informazione non è terrorismo.














