di Nina Deutsch
In alcuni casi i rilasciati hanno riferito di torture, legature prolungate che hanno causato ferite alla pelle e alle gambe, e cure mediche praticamente inesistenti o somministrate solo in modo approssimativo – senza anestesia o con scarse condizioni igieniche – aumentando il rischio di infezioni e danni permanenti. Le famiglie e le équipe mediche sottolineano la necessità di valutazioni specialistiche immediate per documentare e curare questi danni.
Attualità e news
Eurovision 2026: Vienna si rifiuta di ospitare l’evento se Israele sarà escluso
di Pietro Baragiola
Il tema della partecipazione israeliana verrà discusso ufficialmente a dicembre, durante l’Assemblea Generale invernale dell’EBU dopo che l’incontro previsto per novembre è stato cancellato alla luce dei recenti sviluppi in Medio Oriente e del raggiunto cessate il fuoco. Mentre il cancelliere tedesco Merz ha dichiarato che la Germania non parteciperà all’Eurovision 2026 se Israele verrà boicottato.
Influencer di Gaza “Mr. FAFO” ucciso da una milizia che si oppone ad Hamas a Gaza City
di Nina Prenda
Jafarawi ha ottenuto molta attenzione per un video registrato il 7 ottobre 2023, in cui ha elogiato l’attacco di Hamas. Nelle settimane successive, sono diventati virali i video in cui impersona un medico, poi un paziente ferito, poi un combattente, poi un giornalista e altri ruoli, . Durante la guerra, è stato accusato nei rapporti sui social media di aver intascato milioni di dollari che aveva raccolto come donazioni per i residenti di Gaza.
I resti di Eli Cohen potrebbero tornare in Israele dalla Siria
di Malka Letwin
L’agenzia di stampa statale saudita Al-Hadath ha riferito che i resti della spia israeliana Eli Cohen potrebbero essere consegnati in Israele. L’uomo era conosciuto per era essere una spia del Mossad, che aveva stretto rapporti serrati con fonti politiche e militari siriane. Nel 1965 la sua copertura è stata smascherata e per questo impiccato a Damasco il 18 maggio dello stesso anno.
“Odio tutti gli ebrei, se vi appendono sarò la prima a sputarvi”: arriva la condanna dell’attivista Cecilia Parodi
di Nina Prenda
Una condanna a un anno e sei mesi di reclusione, pena sospesa, per aver diffuso contenuti antisemiti e diffamatori attraverso un video pubblicato su Instagram: è quanto ha stabilito il giudice dell’udienza preliminare, Luca Milani, per l’attivista Cecilia Parodi che aveva pronunciato parole di odio antiebraico.
Gli ostaggi vivi tornano a casa. Ma Hamas restituisce solo 4 corpi sui 28 previsti. L’ira di Israele
di Anna Balestrieri (Gerusalemme)
Sette ostaggi israeliani – Alon Ohel, Gali e Ziv Berman, Matan Angrest, Eitan Mor, Omri Miran e Guy Gilboa-Dalal – sono stati liberati questa mattina a Gaza. È il primo gruppo a tornare a casa nell’ambito dell’accordo di cessate il fuoco mediato dagli Stati Uniti.
Storica visita di un presidente indonesiano in Israele
di Nathan Greppi
L’emittente israeliana Channel 12 ha affermato che il Presidente indonesiano Prabowo Subianto dovrebbe arrivare in visita in Israele tra il 14 e il 15 ottobre. Si tratterebbe della prima volta in assoluto che succede, poiché l’Indonesia, paese che ospita la più grande popolazione musulmana a livello mondiale, non ha relazioni diplomatiche ufficiali con Israele.
Spettacolo di Trump alla Knesset: l’uomo d’affari porta la pace in Medio Oriente
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump è stato accolto dai deputati del parlamento israeliano con una standing ovation di due minuti e mezzo. Il presidente ha descritto la giornata come “l’alba storica di un nuovo Medio Oriente”, elogiando gli Stati arabi che hanno mantenuto gli Accordi di Abramo.
Antisemitismo, informazione e democrazia: il confronto pubblico due anni dopo il 7 ottobre
di Anna Balestrieri
Due anni dopo il pogrom di Hamas, la riflessione sull’antisemitismo e sulla sua rappresentazione mediatica è approdata a Roma in un convegno promosso dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI) e dal CNEL, ospitato dal presidente Renato Brunetta. La presidente dell’UCEI, Noemi Di Segni, ha aperto i lavori ricordando che “non è una battaglia di parte, ma una battaglia per la verità”.
Dopo il piano di pace degli Stati Uniti, l’Autorità palestinese cerca ancora un ruolo importante nella Gaza del dopoguerra
di Nina Prenda
La proposta di Trump prevede un comitato palestinese tecnocratico supervisionato a livello internazionale che prenda il controllo di Gaza dopo la guerra e richiede all’AP con sede in Cisgiordania di riformare la sua governance prima di poter assumere eventualmente un potere. Mentre l’AP ha accolto con favore gli sforzi di Trump, i suoi funzionari hanno espresso privatamente delusione.
Le vite sospese degli ostaggi usciti dai lager di Hamas
di Luciano Bassani
In attesa degli ostaggi ancora vivi, le luci restano accese nelle corsie designate per accogliere i reduci: medici, psicologi e infermieri si preparano a fronteggiare un’emergenza sanitaria e umanitaria senza precedenti. “Molti di loro arriveranno stremati, con segni evidenti di deprivazione e traumi profondi. Il nostro compito sarà restituire loro salute, dignità e sicurezza”, spiega il dottor Amir Halevi, portavoce dell’ospedale Ichilov di Tel Aviv.
Hamas e la guerra in casa: clan, retate e controllo armato
di Davide Cucciati
Secondo la BBC, Hamas ha richiamato circa 7.000 membri delle proprie forze di sicurezza per ristabilire il controllo su aree di Gaza da poco abbandonate dalle truppe israeliane. La mobilitazione è avvenuta tramite chiamate e messaggi di testo, con l’ordine di presentarsi entro 24 ore per “ripulire Gaza da fuorilegge e collaborazionisti con Israele”. Il gruppo palestinese avrebbe anche nominato cinque nuovi governatori.














