Attualità e news

Una testimonianza che scuote le coscienze: conversazione in diretta con una famiglia di ostaggi

Personaggi e Storie
 di Anna Balestrieri

Nella serata di domenica 3 agosto si è tenuta una toccante conversazione in diretta con Ela Haimi, moglie di Tal Haimi, rapito il 7 ottobre 2023 mentre difendeva il suo kibbutz Nir Yitzhak. L’evento ha rappresentato molto più di una testimonianza personale: è stato un appello accorato e lucidissimo per la restituzione di tutti gli ostaggi e per la fine dei combattimenti.

Kyiv ricorda Sheptytskyi: tra il bene compiuto e le ombre del passato

Mondo

di Davide Cucciati
Il 29 luglio 2025, nel Tempio Centrale dell’Ucraina, si è tenuto un evento commemorativo in occasione del 160° anniversario della nascita di Andrey Sheptytskyi, arcivescovo cattolico-ucraino che, durante la seconda guerra mondiale, salvò la vita di centinaia di bambini ebrei nascondendoli nei monasteri e nelle istituzioni della Chiesa da lui guidata.

Yerushalmit Meduberet: il ponte delle parole per le donne ebree e palestinesi

Israele

di Anna Balestrieri
Nel cuore di una Gerusalemme divisa, c’è un progetto che prova a ricucire. Non con slogan politici, né con grandi dichiarazioni, ma con qualcosa di più semplice e radicale: una conversazione. Yerushalmit Meduberet è un’iniziativa nata dal basso per creare un ponte umano e linguistico tra donne ebree e palestinesi.

“Hanno rotto mio figlio”: la Jihad Islamica diffonde un nuovo video dell’ostaggio Rom Braslavski

Israele

di Anna Balestrieri
La famiglia, devastata, ha vietato la diffusione del video integrale, molto duro, acconsentendo solo alla pubblicazione di un fermo immagine: Rom è steso a terra in un luogo non identificato della Striscia di Gaza, appare pallido, emaciato, le ossa visibili, lo sguardo vuoto. 21 anni, al Nova festival ha cercato di salvare altre persone prima di essere catturato.

Il New York Times corregge un articolo sulla fame a Gaza: il bambino mostrato aveva gravi patologie pregresse

Mondo

di Anna Balestrieri
La correzione, pubblicata martedì 30 luglio, è stata aggiunta solo online e rilanciata tramite l’account PR della testata su X, che conta meno di 90.000 follower. Tuttavia, non è apparsa sull’account principale del quotidiano, seguito da oltre 55 milioni di utenti. A quel punto, la storia e la foto erano già diventate virali e usate come simbolo della presunta carestia a Gaza.

Politico israeliano rivela: “I nazisti volevano distruggere un’antica Bibbia Ebraica, fu salvata dalle suore”

Personaggi e Storie

di Redazione
«Il Commentario al Pentateuco di Rashi stampato a Reggio Calabria dal tipografo Avraham Ben Garton nel 1475 fu salvato miracolosamente da un bibliotecario di Parma grazie anche all’aiuto da un gruppo di suore di clausura». A rivelarlo, in un documentario da Klaus Davi che verrà presentato a ottobre, è il politico italo-israeliano Roberto Della Rocca.

Meghnagi: “L’antisemitismo cresce, anche a Milano. Ma dobbiamo continuare a essere fieri di quello che siamo e non dobbiamo avere paura”

Italia

di Ilaria Myr
A pochi giorni dall’aggressione a un rabbino con il figlio all’Autogrill a Lainate, a Mosaico il presidente della comunità ebraica di Milano spiega il coinvolgimento per fare arrestare i colpevoli (quattro sono stati individuati oggi). E condanna i continui atti ed episodi di odio contro gli ebrei, mascherato da antisionismo, non risparmiando i media e la sinistra italiana.

Quando gli ebrei sono in pericolo, colpiti dall’antisemitismo, avere paura è normale. Schierarsi per questo con i nostri nemici lo è meno. E non è onorevole (anche se si ricevono onori)

Taccuino

di Paolo Salom
[Voci dal vicino occidente] Un altro anno di guerra è trascorso. Molte cose sono cambiate in Medio Oriente, molte meno nel lontano Occidente. Israele si è difeso con intelligenza, capacità ed efficacia e ha pagato un duro prezzo in vite umane pur di restare uno Stato moralmente ineccepibile.

Boicottaggi accademici e università israeliane: tra coscienza civile e logica della colpa collettiva

Italia

di Anna Balestrieri
L’università italiana è oggi attraversata da un acceso dibattito sulla legittimità — e sui limiti — dell’impegno civile all’interno del mondo accademico. A infiammare la discussione è il recente appello firmato da oltre 200 docenti dell’Università di Messina, rivolto alla rettrice Giovanna Spatari, per chiedere l’interruzione immediata dell’accordo di cooperazione con la Hebrew University di Gerusalemme. E a Pisa? la Lettera aperta al Rettore, al Senato Accademico e al CdA dell’Università di Pisa della docente Alessandra Veronese