di Anna Coen
Il rapporto dipinge un quadro devastante della vita degli ostaggi nelle mani di Hamas. Testimonianze raccolte da medici e psicologi raccontano di torture fisiche, abusi sessuali, privazioni estreme e un’umiliazione costante, ripetitiva, senza via di uscita. Provate a immaginare bambini legati e colpiti, adolescenti marchiati con oggetti roventi, donne abusate e uomini denutriti al punto di non riconoscersi più.
Attualità e news
“È importante che tutti capiscano cos’è davvero accaduto in quel tragico giorno”: Times Square proietta le immagini dei kibbutz devastati dall’attacco di Hamas
di Pietro Baragiola
Domenica 15 dicembre tra i numerosi manifesti digitali di Times Square, New York, uno schermo è stato utilizzato per mostrare le immagini sconvolgenti della distruzione e del caos causati da Hamas in Israele durante il 7 ottobre 2023. Nel cuore di Manhattan, la proiezione è stata finanziata dal giornalista ed ex portavoce del governo israeliano Alon Penzel con l’obiettivo di fermare i tentativi di sminuire e negare le atrocità compiute dai terroristi di Hamas.
Chanukkà, nel Nord d’Israele un candelabro realizzato con i resti dei razzi di Hezbollah
di Michael Soncin
Un progetto portato avanti del reparto artificieri della polizia israeliana ha portato alla creazione di una chanukkiah simbolica, nata dai resti delle schegge dei razzi e missili che hanno ucciso gli israeliani durante la guerra con Hezbollah.
Diario minimo (di un conflitto). Natale a Gerusalemme
di Luciano Assin
Non è la prima volta che giro all’interno della città vecchia della capitale israeliana durante periodi di tensione. Ogni volta le sensazioni sono contrastanti: da un lato il fascino che la città emana sembra rimanere intatto nonostante tutte le traversie che la hanno accompagnata da millenni, dall’altro ti accorgi immediatamente dei piccoli cambiamenti che più di tante altre cose raccontano il quotidiano degli abitanti.
I più letti nel 2024. Esce il primo rapporto choc sull’attacco di Hamas del 7 Ottobre. Trovati corpi delle vittime stuprati, mutilati e incatenati dai terroristi
di Redazione
In vista della fine dell’anno, pubblichiamo un articolo al giorno fra i più letti durante il 2024. Qui il più letto di febbraio.
Un rapporto ufficiale appena pubblicato, composto da circa quaranta pagine dettagliate, getta luce sulla portata e la brutalità degli atti di violenza sessuale perpetrati dai terroristi di Hamas il 7 ottobre. Attenzione: la natura estremamente impressionante e sconvolgente del suo contenuto potrebbe urtare la sensibilità di alcuni lettori.
Come i media arabi rappresentano Israele. L’esperienza in prima persona di Suzan Quitaz
di Nathan Greppi
Nata in una famiglia curda costretta a lasciare l’Iraq sotto il regime di Saddam Hussein, dal 2014 al 2021 ha lavorato presso l’emittente televisiva qatariota Al-Araby, ha collaborato con la rivista saudita Al-Majalla e il MEMRI. Oggi risiede in Israele, dove lavora come ricercatrice presso il Jerusalem Center for Public Affairs (JCPA).
“Non dobbiamo sottovalutarli”: ecco come gli Houthi credono di poter sconfiggere Israele
di David Zebuloni
Due sole domande hanno occupato la mente dei cittadini israeliani assonnati mentre correvano verso i rifugi avvolti dal buio: cosa vogliono questi Houthi da noi? E ancora, credono davvero di poterci sconfiggere? “Innanzitutto, chi ha detto che perderanno la guerra?”, domanda a sua volta l’ex generale Gershon Hacohen in un’intervista al giornale israeliano Makor Rishon, che analizza in modo lucido la situazione dei ribelli nello Yemen.
I più letti nel 2024. Memoria: è ora di fare “sciopero”? Dopo il 7 ottobre c’è chi lo chiede
di Ilaria Myr
In vista della fine dell’anno, pubblichiamo un articolo al giorno fra i più letti durante il 2024. Qui il più letto di gennaio.
Giorno della Memoria 2024. Come parlare di Shoah il prossimo 27 gennaio? Come evitare l’ipocrisia di chi piange gli ebrei morti ma non difende quelli vivi? Come continuare dunque a fare Memoria? La parola a storici e esperti.
In Australia, l’odio per gli ebrei e Israele raggiunge nuove vette
di Nathan Greppi
Secondo un documento pubblicato dall’Executive Council of Australian Jewry (ECAJ), principale istituzione ebraica del paese, tra l’ottobre 2023 e il settembre 2024 gli episodi di odio antiebraico in Australia sono aumentati del 316%. Tra i principali perpetratori, sono stati indicati estremisti sia di destra che di sinistra, oltre ad una considerevole componente di cittadini arabi e musulmani.
“Se non li rilasciate, scatenerò l’inferno”: qual è la vera strategia di Donald Trump per liberare gli ostaggi israeliani?
di David Zebuloni
“Nel caso di Trump, tutto inizia con un tweet e poi si sviluppa la strategia,” spiega Rotem Oreg, esperto di politica americana e direttore dell’associazione LIBRAEL, in un’intervista a Makor Rishon. “È chiaro a tutti che gli americani non attaccheranno nella Striscia di Gaza per conto di Israele. Tuttavia, il governo americano può senza dubbio creare una pressione tale da favorire i negoziati a favore del rilascio degli ostaggi”.
“Un Nuovo Medio Oriente? Le prospettive d’Israele dopo la caduta di Assad”: una conferenza dell’UAII
di Anna Balestrieri
La conferenza si è focalizzata sulle prospettive per Israele dopo la caduta del regime siriano. I relatori – i giornalisti Fiamma Nirenstein e Niram Ferretti – hanno evidenziato che, nonostante l’apparente possibilità di un cambiamento positivo, il rischio è che il vuoto di potere venga colmato da gruppi jihadisti, anziché da un sistema democratico e stabile. La caduta del regime, lungi dall’essere una vittoria definitiva, pone interrogativi complessi: chi prenderà il controllo?
Nel presepe al Vaticano il bambino avvolto nella kefiah. Il ministro israeliano della diaspora scrive al papa: “Gesù era ebreo”
di Ludovica Iacovacci
Le critiche di Chikli riguardano due recenti azioni del Vaticano: i commenti del papa che suggeriscono che le accuse di genocidio a Gaza “dovrebbero essere oggetto di un’indagine approfondita” e un presepe raffigurante Gesù avvolto in una kefiah, simbolo del nazionalismo palestinese.