di Nathan Greppi
Martedì 17 aprile un uomo che portava la kippah, di cui i media non hanno rivelato il nome, è stato aggredito in una strada di Berlino da un uomo che parlava arabo. L’aggressore ha frustato l’uomo con la kippah con la sua cintura, gridando ripetutamente “yahudi”, “ebreo”.
Attualità e news
Quanti sono gli ebrei nel mondo? 14,5 milioni
di Roberto Zadik
Secondo un recente sondaggio, nel mondo ci sarebbero meno ebrei rispetto a prima della catastrofe della Shoah. Di fatto gli ebrei, sarebbero circa 14 milioni e cinquecentomila mentre prima della Guerra Mondiale, nel 1939, erano 16 milioni e 600mila.
Oggi è Yom HaShoah: una riflessione sul ‘numero infame’
di Luciano Assin
Una riflessione in occasione di Yom HaShoah. Da qualche anno è di moda in Israele fra i nipoti dei sopravvissuti alla Shoah di farsi tatuare sul braccio il numero dei propri genitori o nonni. E’ forse il tatuaggio il modo migliore per perpetuarne la memoria, almeno nella cerchia familiare?
Ungheria, terza vittoria per il Premier Orban. Preoccupata la comunità ebraica locale
di Roberto Zadik
Decisiva vittoria del premier ungherese Viktor Orban, che con il suo partito Fidesz (Unione Civica Ungherese) ha vinto per la terza volta le elezioni nazionali. Preoccupata la comunità ebraica locale del rancore di Orban nei confronti del finanziere ebreo George Soros, che troppo spesso sfocia in dichiarazioni antisemite.
Storico accordo Arabia Saudita-Air India. Inaugurato volo diretto verso Israele
di Paolo Castellano
Inaugurato un nuovo volo diretto di Air India da Nuova Delhi a Tel Aviv. Ma secondo l’El Al, questo accordo sarebbe una discriminazione, dal momento che le è ancora interdetto lo spazio aereo saudita, perciò deve percorrere un tragitto più lungo, con costi più alti rispetto al concorrente Air India.
Sondaggio francese: 88% degli intervistati chiede a Macron di vietare l’Islam salafita
di Paolo Castellano
Molti francesi vogliono che i musulmani sospettati o convinti sostenitori dell’estremismo religioso vengano incarcerati, soprattutto se i loro nomi compaiono nelle liste d’osservazione delle agenzie di intelligence. Vorrebbero persino un divieto per l’ultra-conservatorismo dell’Islam salafita.
Andrea Jarach (KH) a Litta Modignani: “L’impegno di tutti è importante per Israele”
di Andrea Jarach
Pubblichiamo la risposta di Andrea Jarach, presidente Keren Hayesod Italia, alle dichiarazioni di Alessandro Litta Modignani, presidente Associazione Milanese Pro Israele (AMPI) riguardo alla partecipazione delle altre associazioni al convegno del 20 marzo a Palazzo Reale “Israele vista con gli occhi delle minoranze”.
Il governo inglese finanzia le scuole palestinesi che insegnano lo jihad e l’antisemitismo
di Paolo Castellano
Il 2 aprile un’inchiesta del Sunday Times ha svelato che nel 2017 il governo britannico diede 20 milioni di sterline alle scuole palestinesi che, secondo diversi gruppi di osservazione, incoraggiano lo jihad, omettono i riferimenti agli accordi di pace con Israele e glorificano il martirio.
Tutti uniti per Israele: perché no
di Alessandro Litta Modignani
In seguito alle critiche nate dopo il 2° congresso dell’Associazione Milanese pro-Israele (Ampi), il presidente si rivolge dalle pagine di Mosaico alle altre associazioni spiegando “una polemica doverosa”. Chiunque voglia intervenire al dibattito scriva a ilaria.myr@com-ebraicamilano.it.
Il Medioriente ha bisogno di essere guardato in un modo nuovo, più inventivo e creativo. Basta con le analisi stantie
di Paolo Salom
Voci dal lontano Occidente. Vi siete mai chiesti perché l’Unione Europea sia così schierata a favore dei palestinesi e contro Israele?
Israele: luci e ombre dei primi 70 anni di un sogno diventato realtà
di Luciano Assin
Il 14 maggio 2018 ricorreranno 70 anni dalla creazione dello Stato d’Israele. Un avvenimento questo che ha segnato il Medio Oriente e non solo
Al confine con Gaza, Hamas chiama alla protesta armata
di Redazione
Quarantacinque giorni di protesta armata: è quanto Hamas ha deciso in vista della celebrazione dei 70 anni di Israele. Il regime terroristico che governa Gaza ha così proclamato per venerdì 30 marzo, vigilia di Pesach, la Pasqua ebraica, una “Marcia del ritorno”