di Nathan Greppi
Le organizzazioni e le persone identificate nel rapporto raccolgono fondi, reclutano membri e diffondono liberamente disinformazione per essa. Riescono a bypassare i quadri giuridici mantenendo segreti i loro legami con Hamas o, quando vengono scoperti e smascherati, creando nuove organizzazioni di facciata per nascondere la loro identità. In Italia sono state individuate l’ABSPP e Infopal.
Mondo
Uniti per la Pace: il piano di Olmert e al-Kidwa per uscire dal conflitto e garantire un nuovo futuro per israeliani, palestinesi e per l’intera regione
di Marina Gersony
L’iniziativa per il Medio Oriente prevede la liberazione degli ostaggi che devono essere restituiti alle loro famiglie, un ritorno ai confini del 1967 Secondo il piano, la capitale palestinese dovrebbe situarsi nei quartieri arabi di Gerusalemme Est, mentre la Città Vecchia verrebbe gestita congiuntamente da Israele, Palestina e altri tre Stati.
“Un crimine imperdonabile”: trafugate le 10 pietre d’inciampo della città di Zeitz, in Germania
di Pietro Baragiola
Le 10 pietre rubate a Zeitz erano disposte in punti diversi della città e rendevano omaggio alle vite di Siegfried Fürst, Bertha Mendelsohn (nata Bachmann), Emma Esther Mendelsohn (nata Bachmann), Siegfried Mendelsohn, Dr. Gustav Flörsheim, Hilda Flörsheim (nata Hamburger), Ingeborg Flörsheim, Auguste Lewy (nata Hesse), Hermann Blumenthal e Lydia Blumenthal (nata Weissmann).
Israele e Corea del Sud, una relazione tra alti e bassi
di Nathan Greppi
Le relazioni tra Seoul e Gerusalemme si sono intensificate sempre di più a partire dal 1962, quando i due paesi hanno instaurato relazioni diplomatiche ufficiali. Ma la propaganda Onu e dei movimenti propal si sta diffondendo. Come ci spiega Myung Hyung-ju, presidente e fondatrice di KRM News, agenzia di stampa con sede a Gerusalemme che riporta notizie e approfondimenti su Israele in lingua coreana.
Un fiume di star chiede il ritorno delle donne in ostaggio di Hamas
di Redazione
Tredici personaggi famosi sono stati protagonisti di un video, diffuso da The Hostages and Missing Families Forum, dove hanno richiesto la liberazione di tredici donne che sono ancora, dopo un anno, ostaggio di Hamas.
A un anno dal conflitto cresce il dissenso tra i palestinesi di Gaza
di Redazione
Un recente sondaggio del Palestinian Center for Policy and Survey Research (PSR) ha mostrato per la prima volta che la maggioranza degli abitanti di Gaza si era opposta alla decisione di Hamas di attaccare. Il 57% delle persone intervistate ha dichiarato che l’offensiva era errata, in netto calo rispetto al 39% di coloro che la consideravano giusta lo scorso giugno.
7 ottobre e Premi Nobel: a rischio il Premio per la Pace?
di Pietro Baragiola
“Guardando il mondo e vedendo così tanti conflitti, ostilità e scontri mi chiedo se non sia il caso che il Premio Nobel per la Pace venga sospeso quest’anno” ha dichiarato Dan Smith, direttore dell’Istituto Internazionale di Ricerca sulla Pace di Stoccolma, spiegando che la spesa militare globale sta aumentando al ritmo più veloce mai visto dalla fine della Seconda Guerra Mondiale.
La stella e la lancia: Israele e il Sudafrica, un rapporto travagliato
di Nathan Greppi
Quando era un avvocato, Nelson Mandela aveva forti legami con la comunità ebraica in Sudafrica: uno studio legale gestito da ebrei gli offrì degli incarichi quando nessun altro l’avrebbe fatto, e una fetta consistente degli attivisti bianchi contro l’apartheid erano ebrei. Mandela disse che “riconosciamo la legittimità del nazionalismo palestinese così come riconosciamo la legittimità del sionismo come nazionalismo ebraico”.
USA: nel 2023 registrati quasi 2.000 crimini di odio antisemita (+63%). Lo dice l’FBI
di Redazione
Secondo i dati, gli episodi di antisemitismo hanno rappresentato il 15% di tutti i crimini d’odio nel 2023 e il 68% di tutti i crimini d’odio basati sulla religione, anche se gli ebrei rappresentano solo il 2% della popolazione statunitense. Mentra l’ADL, che tiene traccia in modo indipendente, ha contato 8.873 incidenti antisemiti nel 2023, +140% rispetto al 2022.
Il discorso finale di Biden all’Assemblea generale delle Nazioni Unite in mezzo all’escalation dei conflitti globali
di Anna Balestrieri
Nel suo discorso finale all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, il presidente Joe Biden ha sottolineato che gli Stati Uniti non devono ritirarsi dalla scena globale, mentre il mondo affronta le crescenti crisi della guerra a Gaza, le tensioni tra Israele e Hezbollah in Libano e il conflitto tra Ucraina e Russia.
Appello urgente all’UNICEF per gli ostaggi e i bambini israeliani colpiti dal conflitto
di Anna Balestrieri
La lettera implora l’UNICEF di rimanere neutrale mentre affronta le urgenti esigenze dei bambini israeliani che soffrono a causa della guerra e di adottare, in linea con la sua missione di proteggere i bambini in tutto il mondo, misure immediate per il rilascio degli ostaggi e fornire aiuti ai bambini traumatizzati in Israele.
La stella e l’orso: Israele e la Russia, un freddo rapporto
di Nathan Greppi
Per comprendere cosa sta succedendo nelle relazioni tra Gerusalemme e Mosca, abbiamo parlato con l’economista e politologo russo Vladislav Inozemtsev, già docente presso l’Università statale di Mosca, attualmente consigliere speciale per il Russian Media Studies Project del MEMRI.