di Ludovica Iacovacci
Dopo la data spartiacque dell’8 novembre 2024 nei Paesi Bassi, quando le vie di Amsterdam si sono trasformate in un labirinto nel quale gli arabi sono andati a cercare uno per uno gli ebrei israeliani per menarli a sangue, umiliarli, filmarli e vantarsene, continua la caccia all’ebreo nel resto d’Europa. Recenti episodi in Francia, Belgio, ancora Paesi Bassi e Italia.
Mondo
Il pogrom di Amsterdam coordinato da un ex dipendente dell’UNRWA: lo rivela una nuova indagine
di Redazione
L’analisi del Network Contagion Research Institute) ha rivelato che Ayman Nejmeh, residente ad Amsterdam, che si è identificato sui social media come un ex dipendente dell’UNRWA, è stato un organizzatore chiave, che ha coordinato le azioni di protesta contro obiettivi ebraici ed era indicato come amministratore di un gruppo WhatsApp utilizzato dal gruppo della diaspora palestinese PGNL.
La stella e l’Union Jack. Paura e speranza nel Regno Unito di Starmer
di Nathan Greppi
Quando, il 5 luglio, Keir Starmer è diventato Primo Ministro del Regno Unito, in molti nella comunità ebraica britannica hanno tirato un sospiro di sollievo: sposato con un’ebrea, sionista dichiarato, da quando è diventato leader del Partito Laburista ha cercato di fare piazza pulita dell’antisemitismo cresciuto tra le loro fila
Amsterdam: aggressioni programmate contro i tifosi del Maccabi Tel Aviv. Oltre 10 feriti, rintracciati tutti i tifosi
di Nathan Greppi
Secondo gli ultimi aggiornamenti, finora almeno 10-20 israeliani sarebbero rimasti feriti, di cui cinque sono stati localizzati negli ospedali, mentre altri sette sono tuttora dati per dispersi. Si teme che possano esserci ostaggi. Arrestate almeno 57 persone.
L’Uefa giudica “non offensivo” lo striscione “Free Palestine” sventolato durante la partita di Champions League
di Anna Coen
Il messaggio, che copriva un’intera sezione degli spalti, raffigurava la Cupola della Roccia e includeva una mappa dell’intero Israele, della Cisgiordania e di Gaza con i colori della kefiah palestinese, negando così l’esistenza di Israele, uno dei più comuni tropi antisemiti oggi esistenti. Protesta l’Associazione ebraica europea.
La vittoria di Trump e le reazioni nel mondo ebraico e in Israele
di Marina Gersony
La vittoria di Trump solleva interrogativi cruciali per il futuro del Medio Oriente. Da un lato, Israele guadagna un alleato deciso e senza compromessi, che intende favorire l’espansione degli Accordi di Abramo e offrire sostegno nel contenere l’influenza iraniana nella regione. Dall’altro, il rischio è che questo sostegno incondizionato alimenti ulteriori tensioni e ostacoli le possibilità di pace e di risoluzione del conflitto con i palestinesi.
Su Wikipedia, i propal riscrivono la storia
di Nathan Greppi
Negli ultimi mesi la pagina sul sionismo è stata cambiata, fornendo una definizione che fa credere che gli ebrei giunti in Palestina prima sotto il dominio dell’Impero Ottomano, e poi durante il Mandato Britannico, fossero dei colonialisti in una terra non loro, equiparandoli superficialmente ai coloni europei nelle Americhe.
Hamas rifiuta la proposta egiziana per il rilascio degli ostaggi
di Redazione
La proposta sarebbe iniziata con un cessate il fuoco iniziale di 48 ore, durante il quale Hamas avrebbe preparato il rilascio di quattro ostaggi israeliani nei 10 giorni successivi, che dovevano essere donne, anziani o malati. In cambio, Israele avrebbe rilasciato circa 100 prigionieri palestinesi per la sicurezza. Ma il gruppo vuole il cessate il fuoco illimitato.
Stati Uniti ed ebraismo americano: la visione di Elliott Abrams
di Marina Gersony
Identità ebraica americana in crisi? Elliott Abrams svela come rafforzare il legame con le radici, contrastare l’assimilazione e riaffermare la connessione con Israele negli Stati Uniti d’America
Germania, coalizione di maggioranza condanna l’antisemitismo
di David Fiorentini
Il documento intitolato “Mai più è adesso: proteggere, preservare e rafforzare la vita ebraica in Germania”, afferma che nessun gruppo che “mette in discussione il diritto di Israele a esistere o promuove un boicottaggio di Israele” potrà ricevere fondi pubblici. Inoltre propone di limitare l’accesso ai luoghi scolastici per i gruppi accusati di antisemitismo.
Kemi Badenoch, la nuova guida pro-Israele dei conservatori inglesi
di David Fiorentini
I Tories hanno eletto il loro prossimo leader: in una svolta storica, prende in mano i conservatori inglesi Kemi Badenoch, la prima donna di colore a guidare un partito nel Regno Unito. Ingegnere informatico di 44 anni e figlia di immigrati nigeriani, tra le varie posizioni per cui Badenoch è nota spicca il suo fermo sostegno a Israele.
Iran: Arvin Ghahremani, ebreo persiano giustiziato all’età di 20 anni
di Ludovica Iacovacci
Arvin Ghahremani aveva 18 anni quando è stato incarcerato nella Prigione Centrale di Kermanshah. Il 4 novembre 2024, è stato giustiziato all’età di 20 anni. Lo riferisce l’Ong Iran Human Rights, che ha sede in Norvegia. Per mesi, la famiglia di Ghahremani ha sostenuto che il diciottenne avesse agito per legittima difesa.