di Paolo Castellano
Il 23 gennaio sono giunte in Israele delegazioni di 49 diversi paesi e 41 capi di stato. Fra questi il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il vicepresidente degli Stati Uniti Mike Pence, il presidente della Federazione russa Vladimir Putin, il principe Carlo d’Inghilterra e il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron.
Israele
La memoria storica della Shoah fra Russia, Francia e Stati Uniti
di Ilaria Ester Ramazzotti
In vista del World Holocaust Forum in agenda allo Yad Vashem a Gerusalemme, il Jerusalem Post ha pubblicato fra il 21 e il 22 gennaio una serie di commenti e sondaggi su memoria e conoscenza della Shoah che svelano livelli di conoscenza storica non elevati in diverse nazioni. Riportiamo alcune di queste notizie e di questi studi.
L’appello al terrorismo del giornalista palestinese: “Un cadavere annullerà la cerimonia dedicata alla Shoah”
di Paolo Castellano
Il prossimo 27 gennaio i palestinesi dovrebbero organizzare un attentato terroristico a Gerusalemme durante le celebrazioni del 75esimo anniversario dalla liberazione di Auschwitz. A scriverlo è un editorialista arabo, Yahya Rabah, sul giornale ufficiale dell’Autorità Palestinese Al-Hayat Al-Jadida.
Elezioni in Israele: nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma
di David Zebuloni
Siamo al terzo girone di elezioni parlamentari in Israele in meno di un anno e i protagonisti politici sono sempre gli stessi, ma in forme e colori diversi. A meno di due mesi dalle elezioni del 2 marzo, una fotografia aggiornata sull’attuale situazione politica e alleanze, in cui non mancano i colpi di scena.
Netanyahu: la fine di un’era?
di David Zebuloni
Da premier più longevo, anche di Ben Gurion, a indagato per corruzione, fino alla richiesta dell’immunità parlamentare: le vicende di Netanyahu degli ultimi mesi, in un momento in cui Israele si prepara alle terze elezioni in meno di un anno.
Chi era Suleimani, “lo stratega” del medio oriente
di Aldo Baquis, da Tel Aviv
Il Generale Qassem Suleimani, comandante dei Guardiani della Rivoluzione, è stato onnipresente in tutti gli scenari di combattimento, dal Libano alla Siria, dall’Iraq allo Yemen.
Tensioni in Israele. Lanciato missile su Ashkelon, Netanyahu costretto a evacuare. L’esercito risponde
di Roberto Zadik
Mercoledì 25 dicembre un missile è stato lanciato, probabilmente dai miliziani di Hamas, sulla città di Ashkelon, ma è stato intercettato dall’Iron Dome. Attaccati dall’esercito diversi avamposti Hamas a Gaza.
Suleimani e il confronto a tutto campo Teheran-Gerusalemme
di Aldo Baquis, da Tel Aviv
La minaccia dei droni e la ripresa del programma nucleare. Il disimpegno Usa in Medioriente. Il disinteresse (apparente) di Cina e Russia. La leadership crescente dell’Iran nella regione. Il rafforzamento delle armi convenzionali con tecnologie all’avanguardia,
Israele: l’11 dicembre 2019 scade il termine per la formazione di un nuovo governo
di Luciano Assin (fonte Alganews)
Dopo che sia Benjamin Netanyahu che il suo rivale politico Benny Gantz non sono riusciti a formare una coalizione di governo, il regolamento politico del paese prevede la possibilità che qualsiasi deputato che riesca a raccogliere almeno 61 firme abbia l’opportunità di ricevere una deroga di 14 giorni dal Presidente dello stato per formare un governo.
Israele: Ottantaquattro, l’asilo per gli anziani
di David Zebuloni
Nell’era del trash e dello show off ostentato, arriva in punta di piedi un programma televisivo che sfida tutte le regole della scuola di rating: da un lato dieci anziani over 80, dall’altro dieci bambini di quattro anni. Nulla di più.
Israele: Gantz rinuncia a formare il governo. Si va, per la terza volta, alle elezioni
di Roberto Zadik
Nel suo discorso dimissionario, Gantz ha ripetutamente criticato l’ex premier, dicendo che Israele necessita più che mai di una leadership votata al bene del Paese e non agli interessi personali dei singoli. Ha poi accusato pesantemente Nethanyahu “stai trascinando il Paese su una strada pericolosa che avrà conseguenze storiche pesante ed è colpa tua”.
Israele, quattro razzi lanciati sul Golan dal territorio siriano
di Ilaria Ester Ramazzotti
Il 19 novembre il sistema di difesa dell’esercito israeliano ha inoltre intercettato quattro razzi lanciati dalla Siria verso lo stato ebraico. I quattro razzi sono stati lanciati in direzione del monte Hermon sulle alture del Golan e poi intercettati in volo. Non ci sono stati feriti o vittime.