di Malka Letwin
Era il 27 luglio 2024 quando un missile del gruppo terroristico di Hezbollah, proveniente dal Libano meridionale, aveva colpito il Nord di Israele provocando la morte di 12 bambini che stavano giocando a calcio. Per onorare la loro memoria, mercoledì si è tenuta un’emozionante partita, a cui hanno partecipato le leggende del calcio israeliano
Israele
Ostaggi e Cinema: il documentario di Tom Shoval illumina la protesta di Tel Aviv
di Pietro Baragiola
Il Forum delle Famiglie degli Ostaggi ha indetto una “giornata di protesta”, martedì 26 agosto, per chiedere il raggiungimento di un accordo che assicuri l’immediata liberazione dei 50 ostaggi ancora detenuti a Gaza e la fine dei combattimenti lungo la Striscia. La protesta è iniziata alle 6.29 del mattino, la stessa ora in cui Hamas ha lanciato il suo attacco il 7 ottobre 2023.
Israele: la fine della guerra in un sondaggio che sfida la narrativa internazionale
di Anna Balestrieri
Mentre l’opinione pubblica internazionale dipinge Israele come un blocco hawkish e fascista, un sondaggio recente racconta una storia diversa: la maggioranza degli israeliani desidera porre fine alla guerra. Le manifestazioni in tutto il paese, culminate con migliaia di persone in piazza Tel Aviv il 17 agosto, hanno espresso chiaramente questo sentimento.
Lo sciopero d’Israele: testimonianza di Yosh Amishav e analisi di Sergio Della Pergola
di Anna Balestrieri
“La situazione è schizofrenica: Israele è sotto attacco conformistico e dilagante in ogni spazio pubblico”, ha ricordato Marco Paganoni (israele.net) aprendo l’incontro online organizzato dall’Associazione Italia-Israele di Milano con il patrocinio degli Amici dell’Università di Gerusalemme.
Torna la Tel Aviv Fashion Week, dopo due anni di pausa
di Michael Soncin
La rassegna si tiene dal 26 al 30 ottobre 2025. Saranno presentate 28 collezioni dei migliori stilisti del panorama israeliano. L’evento sarà preceduto da un fastoso gala di apertura che racchiude un forte messaggio di speranza
Israele e i suoi soldati: tra memoria, crisi e nuove sfide
di Anna Balestrieri
Il destino dei soldati israeliani non si gioca solo nei campi di battaglia: si intreccia con i contrasti religiosi interni, con il peso psicologico di guerre senza fine, e con nuove strategie di reclutamento che guardano alla diaspora.
Herzog al mondo: “Basta ipocrisia. Pressione su Hamas per liberare gli ostaggi”
di Davide Cucciati
In un momento in cui molti paesi europei hanno annunciato che riconosceranno uno stato palestinese, il presidente israeliano ha lanciato un appello diretto alla comunità internazionale: “Basta con l’ipocrisia. Fate pressione, perché quando sapete fare pressione, la fate davvero. Dite chiaramente a Hamas: nessun accordo, niente di niente, finché non li liberate”.
Sciopero nazionale e proteste per gli ostaggi in tutto Israele
Israele, tra arte e guerra: la voce di Idan Amedi
di Davide Cucciati
Il mondo della cultura israeliana è scosso da un acceso confronto pubblico che vede contrapposti, da una parte, molti artisti firmatari di una petizione contro la guerra in corso a Gaza e, dall’altra, voci come quella dell’attore e cantante Idan Amedi.
Netanyahu ottiene l’approvazione del gabinetto di sicurezza per la conquista di Gaza City, nonostante gli avvertimenti dell’IDF
di Anna Balestrieri
Il governo israeliano ha approvato nella notte tra giovedì e venerdì 8 agosto un piano presentato dal Primo Ministro Benjamin Netanyahu per conquistare Gaza City. La decisione è stata presa nonostante l’opposizione espressa dai vertici militari, che temono un peggioramento della situazione umanitaria e rischi gravi per gli ostaggi ancora detenuti da Hamas.
Hamas pubblica un nuovo video dell’ostaggio Evyatar David che scava la sua tomba: “Netanyahu, ci hai distrutti”
di Anna Balestrieri
La voce di Evyatar David, fioca e disperata, non lascia spazio ai dubbi: gli ostaggi non hanno più tempo. Il video è l’ennesima dimostrazione crudele delle condizioni disumane in cui sono tenuti gli ostaggi.
Yerushalmit Meduberet: il ponte delle parole per le donne ebree e palestinesi
di Anna Balestrieri
Nel cuore di una Gerusalemme divisa, c’è un progetto che prova a ricucire. Non con slogan politici, né con grandi dichiarazioni, ma con qualcosa di più semplice e radicale: una conversazione. Yerushalmit Meduberet è un’iniziativa nata dal basso per creare un ponte umano e linguistico tra donne ebree e palestinesi.














