Funerale e cerimonia per Shiri, Kfir e Ariel Bibas

“Non esistono parole per descrivere questa tragedia”. Addio a Shiri Bibas e ai suoi figli 

Israele

di Anna Balestrieri, da Gerusalemme
Migliaia di persone si sono unite lungo il percorso, accompagnando la famiglia. Non solo amici e parenti, ma cittadini da tutto il paese si sono radunati per esprimere il proprio dolore e la propria solidarietà, esponendo striscioni con la scritta “scusa”. Strazianti i discorsi del marito e della famiglia e amici nella cerimonia al Kibbutz Nir Oz dove sono stati seppelliti.

Diario minimo (di un conflitto). La marea

Israele

di Luciano Assin
Mercoledì si terranno in forma privata i funerali di Ariel, Kfir e Shiri, un tragico epilogo che purtroppo non fermerà una lunga striscia di lutti e violenze che si trovano appena dietro l’angolo. Con la morte della famiglia Bibas è crollata un’ulteriore illusione: il pensare che anche in guerra si potesse salvaguardare un minimo di umanità e pietà.

Shaaban al-Sayed, il padre dell’ostaggio prigioniero di Hamas per quasi 10 anni: «Sembra un essere umano, ma non lo è più»

Israele

di Michael Soncin
Tra i sei ostaggi rilasciati a Gaza, c’erano anche Hisham al-Sayed e Avera Mengistu, liberati dopo un decennio di prigionia, nelle mani del gruppo terroristico di Hamas. Domenica sera, presso l’ospedale di Ichilov in Israele, si è tenuta una conferenza da parte dei parenti dei due ostaggi, in cui le toccanti testimonianze si sono alternate a momenti di gioia per il loro ritorno, ma anche di rabbia per il grave trauma subito.

 

L’accordo regge: liberati sei ostaggi israeliani da Gaza e restituito il corpo di Shiri Bibas

Israele

di Anna Balestrieri, da Gerusalemme
Sei ostaggi israeliani sono stati rilasciati sabato 22 febbraio dopo una lunga prigionia nelle mani di Hamas. Quattro di loro – Eliya Cohen, Omer Shem Tov, Tal Shoham e Omer Wenkert – tornano a casa dopo 505 giorni di prigionia. Gli altri due, Hisham al-Sayed e Abera Mengistu, sono stati liberati dopo quasi un decennio di detenzione a Gaza. Restituito anche il corpo di Shiri Bibas.

Attacco terroristico sventato: bombe su cinque autobus, esplosioni coordinate previste per questa mattina. Sfiorata la strage

Israele

di Anna Balestrieri
Gli ordigni, ognuno contenente 5 kg di esplosivo, erano programmati per detonare contemporaneamente nella mattinata di oggi 21 febbraio. Arrestati tre sospetti, tra cui un cittadino israeliano. Allerta massima nei trasporti pubblici. Su uno degli ordigni non detonati è stato trovato un messaggio con la scritta: “Vendetta da Tulkarem”.

Giorno di lutto per Israele. Hamas restituisce i cadaveri dei Bibas e di Oded Lifshitz, identificato

Israele
 di Anna Balestrieri 

Su un palco, i terroristi di Hamas con quattro bare e dietro di loro un grande manifesto con Beniamin Nethanyahu ritratto come un vampiro e le immagini di Shiri Bibas (34 anni), Ariel Bibas (6 anni), Kfir Bibas (due anni) e Oded Lifshitz (85 anni). Di quest’ultimo sono stati identificati i resti e si è saputo che è stato ucciso dalla jihad Islamica durante la prigionia.

Ostaggi in pericolo: un resoconto dell’orrore, il grido delle madri e la crudeltà di Hamas

Israele

di Sofia Tranchina
Sono proprio le mamme le prime vittime del terrorismo psicologico di Hamas, l’organizzazione terroristica che gestisce i negoziati spostando nomi propri di persona tra la lista dei condannati e la lista di chi verrà liberato. Costrette a implorare compromessi difficili mentre il destino dei loro figli è una pedina nelle mani di chi governa, vengono trasformate in strumenti di pressione nel disegno utilitarista di Hamas, e sono in prima linea nella lotta per riportarli a casa.

7° Brigata dell'esercito israeliano nel sud del Libano nel gennaio 2025 (fonte IDF)

Israele ritira ufficialmente le truppe dalla maggior parte delle aree del Sud del Libano

Israele

di Anna Balestrieri
Le truppe israeliane si sono ritirate dalla maggior parte delle aree meridionali del Libano, permettendo così all’esercito libanese di stabilire la piena autorità nella regione, con l’aiuto dell’UNIFIL e altre forze temporanee, senza la presenza del terrorismo di Hezbollah. L’IDF mantiene però presidi militari in cinque località strategiche.

Israele, allarme per la salute psicologica a 500 giorni dal 7 ottobre

Israele

di I.E.R.
Dal rapporto emerge che il 38% degli intervistati ha riportato almeno un sintomo di disturbo da stress post-traumatico. Di questo 38%, il 16% ha dichiarato di soffrirne a un livello grave. Dure le considerazioni nei confronti del sistema sanitario dati i tempi molto lunghi per l’assistenza psicologica.