Mentre piovono bombe, si marcia per la pace: tra Gaza e Tel Aviv, dolore senza tregua

Israele
di Anna Balestrieri  

In un’escalation inaspettata, gli Houthi hanno rivendicato un attacco diretto contro l’aeroporto Ben Gurion, mentre Gaza continua a contare le vittime di una guerra che sembra non conoscere tregua. Parallelamente, in Israele, cresce la mobilitazione contro il conflitto con una marcia da Tel Aviv fino al confine con la Striscia, tra richieste di pace e controversie sull’identificazione con le vittime.

Lontani e vicini: vivere Israele con Sar-El

Israele

di Davide Cucciati
Il volontariato consente di condividere nel quotidiano la vita dei soldati, svolgendo compiti pratici per alleviarne la fatica. Un modo importante per fare qualcosa di concreto per Israele

Missile Houthi colpisce l’aeroporto Ben-Gurion: sei feriti, sistemi di difesa falliscono l’intercettazione

Israele

di Anna Balestrieri
L’intercettazione è fallita e il missile è caduto direttamente nella zona aeroportuale. L’attacco è il quarto di una serie di colpi sferrati dai ribelli yemeniti contro Israele nelle ultime ore. Morti due soldati a Gaza, mentre tre persone sono state arrestate per aver pianificato attentati terroristici, tra cui l’assassinio del ministro della Sicurezza Nazionale, Itamar Ben Gvir.

Il boicottaggio delle università israeliane dopo il 7 ottobre

Israele

di Nathan Greppi
Il boicottaggio si manifesta in diversi modi: annullamento di inviti a conferenze, congelamento di nomine, cessazione di collaborazioni accademiche, rifiuto di articoli scientifici per motivi politici, interruzione delle lezioni, rifiuto di partecipare ai processi di promozione dei membri delle facoltà israeliane e boicottaggio radicale di intere istituzioni accademiche.

Il Presidente di Israele Herzog: “La storia non perdonerà chi distrugge Israele dall’interno”

Israele

di Nina Prenda
Parlando alla cerimonia ufficiale di Stato a Yad Vashem, l’Ente nazionale per la Memoria della Shoah, il presidente di Israele Isaac Herzog ha fatto un appello urgente per l’unità nazionale di fronte alle “terribili” divisioni all’interno della società e ha detto che “la storia non perdonerà” coloro che stanno smantellando lo Stato ebraico dall’interno.

Abu Mazen durante la riunione dellOlp definisce cani i combattenti di hamas (screenshot)

Un anno e mezzo di guerra: cresce l’apprensione per gli ostaggi. E Abu Mazen dà ai membri di Hamas dei “figli di cane”

Israele

di Anna Balestrieri
In un discorso pronunciato il 23 aprile davanti al Consiglio centrale dell’OLP, Abbas ha  affermato che il gruppo ha dato a Israele «tutti i pretesti» per condurre la guerra a Gaza, e ha chiesto la restituzione degli ostaggi e il disarmo delle milizie, aggiungendo che «l’unico esercito legittimo» è quello della leadership riconosciuta dell’ANP.