“È importante che tutti capiscano cos’è davvero accaduto in quel tragico giorno”: Times Square proietta le immagini dei kibbutz devastati dall’attacco di Hamas

Mondo

di Pietro Baragiola
Domenica 15 dicembre tra i numerosi manifesti digitali di Times Square, New York, uno schermo è stato utilizzato per mostrare le immagini sconvolgenti della distruzione e del caos causati da Hamas in Israele durante il 7 ottobre 2023. Nel cuore di Manhattan, la proiezione è stata finanziata dal giornalista ed ex portavoce del governo israeliano Alon Penzel con l’obiettivo di fermare i tentativi di sminuire e negare le atrocità compiute dai terroristi di Hamas.

Reportage di Al jazeera su Gaza

Come i media arabi rappresentano Israele. L’esperienza in prima persona di Suzan Quitaz

Mondo

di Nathan Greppi
Nata in una famiglia curda costretta a lasciare l’Iraq sotto il regime di Saddam Hussein, dal 2014 al 2021 ha lavorato presso l’emittente televisiva qatariota Al-Araby, ha collaborato con la rivista saudita Al-Majalla e il MEMRI. Oggi risiede in Israele, dove lavora come ricercatrice presso il Jerusalem Center for Public Affairs (JCPA).

 In Australia, l’odio per gli ebrei e Israele raggiunge nuove vette

Mondo

di Nathan Greppi
Secondo un documento pubblicato dall’Executive Council of Australian Jewry (ECAJ), principale istituzione ebraica del paese, tra l’ottobre 2023 e il settembre 2024 gli episodi di odio antiebraico in Australia sono aumentati del 316%. Tra i principali perpetratori, sono stati indicati estremisti sia di destra che di sinistra, oltre ad una considerevole componente di cittadini arabi e musulmani.

Donald Trump

“Se non li rilasciate, scatenerò l’inferno”: qual è la vera strategia di Donald Trump per liberare gli ostaggi israeliani?

Mondo

di David Zebuloni
“Nel caso di Trump, tutto inizia con un tweet e poi si sviluppa la strategia,” spiega Rotem Oreg, esperto di politica americana e direttore dell’associazione LIBRAEL, in un’intervista a Makor Rishon. “È chiaro a tutti che gli americani non attaccheranno nella Striscia di Gaza per conto di Israele. Tuttavia, il governo americano può senza dubbio creare una pressione tale da favorire i negoziati a favore del rilascio degli ostaggi”.

sede del quotidiano Le Monde (Foto Wikimedia Commons. Autore: Arthur Weidmann)

Il caso Le Monde: polemiche e accuse di schieramento ideologico tra filo-palestinismo e critica a Israele. Redazione spaccata

Mondo

di Marina Gersony
All’interno degli spazi comuni della redazione di Le Monde, un angolo è stato ribattezzato “il muro di Gaza” dove campeggiano immagini di bambini palestinesi, articoli di denuncia e slogan come “Stop al genocidio” e “Non lasciate che vi dicano che tutto è iniziato il 7 ottobre 2023”. A dimostrazione della crescente polarizzazione delle posizioni anche nel mondo dell’informazione, che rischia di compromettere l’autorevolezza della testata.

“La vostra inazione è soffocante”: il fratello dell’ostaggio Or Levy parla al Consiglio di Sicurezza dell’Onu

Mondo

di Redazione
Sono parole forti quelle con cui Michael Levy, il fratello dell’ostaggio Or Levy, si è rivolto al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Si tratta del primo membro di una famiglia con ostaggi a testimoniare davanti al Consiglio. “Voglio chiedere a tutti i membri di questo Consiglio: cosa fareste se si trattasse di vostro figlio, di vostro fratello, di un vostro caro?”, ha dichiarato.

La Svizzera vota per mettere al bando Hezbollah

Mondo

di Ludovica Iacovacci
La misura è stata approvata dalla Camera bassa dopo aver ricevuto il consenso della Camera alta la scorsa settimana. I sostenitori del divieto hanno affermato che l’organizzazione terroristica libanese rappresenta una minaccia per la sicurezza internazionale e che la Svizzera deve proibirla per prendere posizione contro il terrorismo. La scorsa settimana, il parlamento svizzero ha dichiarato fuorilegge anche Hamas.

L’ultimo Hannukkah di Joe Biden alla Casa Bianca: “Mai perdere la speranza. Fate brillare la vostra luce”

Mondo

di Ludovica Iacovacci
Durante l’affollata cerimonia, Biden ha detto di aver visto il potere della speranza e dello spirito ottimista del popolo ebraico nella sua vita e in quella della nazione di Israele. “Mi hanno insegnato così tanto sullo spirito ottimista del popolo ebraico. Soprattutto, mi hanno insegnato una cosa: non possiamo mai perdere la speranza: speranza, speranza, speranza”.

In Canada, l’antisemitismo ha raggiunto livelli record

Mondo

di Nathan Greppi
Gli ebrei sono le vittime principali dei crimini d’odio nel paese nord-americano. Un esempio? Gli spari contro la vetrina
del ristorante Falafel Yoni a Montréal, dopo che i filopalestinesi avevano chiesto di boicottarlo. Intervista a Ron East, direttore di TheJ.Ca

Israele chiude l’ambasciata in Irlanda e ne aprirà una in Moldavia

Mondo

di Redazione
“Le azioni e la retorica antisemite dell’Irlanda contro Israele si basano sulla delegittimazione e sulla demonizzazione dello Stato ebraico e su due pesi e due misure -, ha dichiarato il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar -. L’Irlanda ha superato tutte le linee rosse per parlare con Israele”. Decisiva è stata la petizione presentata dall’Irlanda alla Corte internazionale di giustizia per adottare un’interpretazione ampliata del concetto di genocidio.

Social media

L’antisemitismo online è dilagante: come combatterlo

Mondo

di Nathan Greppi
Contenuti antisemiti sono diffusi soprattutto sulle principali piattaforme come X (ex-Twitter), Facebook, Instagram, TikTok e YouTube, così come su spazi meno regolamentati come Telegram, VKontakte e Gab. Lo spiega a Mosaico Tomer Aldubi, fondatore e direttore esecutivo del FOA (Fighting Online Antisemitism).