orologio ritrovato sul Titanic

Venduto all’asta l’orologio di Sinai Kantor, una delle vittime del Titanic

di Pietro Baragiola
Sabato 11 novembre la casa d’aste britannica Henry Aldridge & Son Ltd ha venduto l’orologio da taschino appartenuto a Sinai Kantor, uno dei passeggeri del RMS Titanic.

Quando il transatlantico naufragò in seguito all’impatto con un iceberg nella notte del 14 aprile 1912, Kantor, ebreo di origini russe, riuscì a far salire la moglie su una delle ultime scialuppe di salvataggio prima di perdere la vita nelle acque ghiacciate dell’Oceano Atlantico.

In questo tragico evento morirono 1518 dei 2223 imbarcati e solo 330 corpi vennero recuperati dall’acqua e riconosciuti grazie ai loro effetti personali. Uno degli oggetti rinvenuti sul corpo di Sinai fu proprio un piccolo orologio da taschino di fabbricazione svizzera, in argento su bronzo. Nonostante il suo meccanismo e le lancette siano stati corrosi dall’acqua salata sono ancora ben visibili i numeri scritti in cifre ebraiche sul quadrante macchiato. Inoltre, sul coperchio posteriore è possibile notare un disegno in rilievo che raffigura Mosè, solenne e muscoloso, mentre regge le tavole dei Dieci Comandamenti su uno sfondo di palme da dattero.

L’orologio è stato venduto alla cifra di 97.000 sterline (circa 118.700 dollari) quasi 40 volte il valore del biglietto n.244367 che Kantor acquistò per salire sulla storica nave dove perse la vita.

La storia di Sinai e Miriam Kantor

Era il 10 aprile 1912 quando Sinai Kantor di 34 anni e la moglie Miriam di 24, originari della città bielorussa di Vitebsk, si imbarcarono dal porto di Southampton, in Inghilterra, a bordo del Titanic.

I due erano sposati da poco e si stavano recando a New York insieme a centinaia di altri ebrei pronti a trasferirsi in America per iniziare una nuova vita. Fino a quel momento Sinai era stato un pellicciaio e il suo intento era quello di vendere diversi bauli di pellicce al pubblico newyorkese per finanziare gli studi suoi e di Miriam: lui voleva studiare medicina mentre la moglie odontoiatria.

I due coniugi erano tra i 285 passeggeri di Seconda Classe del transatlantico ma la notte del disastro furono costretti a prendere strade diverse. “Kantor venne separato dalla moglie a causa della regola ‘solo donne e bambini sulle scialuppe’” ha spiegato Michael Findlay, ex presidente della Titanic International Society in un’intervista al Washington Post.

Miriam salì a bordo della scialuppa 12 che, nonostante fosse predisposta a trasportare 30 persone, ne caricò ben 60 dal lato sinistro della nave. Secondo i rapporti ufficiali questa fu l’ultima barca che riuscì a raggiungere con successo la nave di soccorso RMS Carpathia alle 8 del mattino seguente.

Miriam riuscì dunque a mettersi in salvo ma Sinai rimase indietro e fu costretto, insieme a centinaia di altre persone, a gettarsi nelle acque gelide dell’atlantico una volta affondata la nave.

Solamente 8 giorni dopo la nave CS Mackay-Bennett arrivò sul luogo del naufragio per recuperare i corpi delle vittime, tra cui quello di Sinai (etichettato come “corpo n.283”) che venne riconosciuto grazie ai diversi oggetti personali che portava indosso: un passaporto russo, un taccuino, un portafoglio, un telescopio, un cavatappi e un piccolo orologio da taschino.

Non fu un’impresa facile per Miriam recuperare gli oggetti appartenuti al marito. Solo dopo una lunga battaglia legale, durata cinque settimane, la vedova riuscì a ricevere tutti gli effetti personali di Sinai che le vennero inviati il 24 maggio 1912 dalla White Star Line, la compagnia britannica proprietaria del Titanic.

In seguito Miriam divenne cittadina statunitense cambiando il suo nome in Mary e lavorando a Brooklyn come farmacista finché non venne ricoverata in un ospedale psichiatrico dove trascorse il resto della sua vita, venendo a mancare nel 1950 all’età di 63 anni.

I coniugi Kantor furono sepolti nel cimitero Mount Zion nel Queens, a New York.

L’orologio all’asta

Dopo essere stato consegnato a Miriam, l’orologio di Sinai è stato tramandato di generazione in generazione per 106 anni. È stato proprio un discendente diretto dei due coniugi ad averlo venduto il 25 agosto 2018 presso la casa d’aste Heritage Auctions a Dallas, Texas. In quest’occasione l’oggetto venne acquistato per 57.500 dollari dal collezionista John Miottel, esperto dei cimeli del Titanic. “Gran parte degli orologi sopravvissuti allo storico naufragio sono fermi tra le 2:20 e le 2:30. Tutto dipende da quando il loro proprietario è caduto in acqua” ha spiegato Miottel. “L’orologio di Sinai Kantor si è fermato alle 2:25, esattamente 5 minuti dopo il naufragio”.

Quest’anno l’orologio ha fatto la sua ricomparsa nel mondo delle case d’aste, messo in vendita presso la Henry Aldridge & Son Ltd insieme a decine di altri cimeli del transatlantico affondato tra cui un menu della cena in Prima Classe del Titanic tenutasi l’11 aprile 1912, tre giorni prima del naufragio.

“Nonostante il degrado, manufatti come questo menu e l’orologio di Kantor hanno contribuito per oltre un secolo a mantenere viva la storia del Titanic, insieme al ricordo delle sue vittime” ha concluso Findlay.