Roger Waters

Roger Waters: dall’odio per Israele alle teorie complottistiche sugli ebrei il passo è molto breve

di Nathan Greppi
Roger Waters, ex-bassista dei Pink Floyd, si distingue da anni per il suo attivismo e le sue invettive feroci contro Israele. Ha sempre negato di avercela con gli ebrei in generale, almeno fino al 20 giugno quando, in una videointervista, ha affermato che il governo americano sia manovrato dal miliardario ebreo americano Sheldon Adelson, noto per il suo appoggio al Partito Repubblicano.

Secondo Algemeiner Waters, intervistato dall’agenzia di stampa Shehab News Agency legata a Hamas, ha insinuato che Adelson sarebbe “il marionettista che tira i fili di Donald Trump, Mike Pompeo e… come si chiama… l’ambasciatore, Greenberg,” riferendosi con un tipico cognome ebraico a David Friedman, ambasciatore americano in Israele.

Ha aggiunto che Adelson sarebbe “un fascista bigotto di destra che non riesce a concepire l’idea che esseri umani abbiano dei diritti. Sheldon Adelson crede che solo il popolo ebraico sia completamente umano, e che chiunque sulla Terra sia lì per servirli.”

Non sono mancate le reazioni: il presentatore della CNN Jake Tapper ha definito antisemite le parole di Waters, mentre il presidente dell’ADL, Jonathan Greenblatt, ha scritto su Twitter: “è da molto tempo un antisionista, ma queste nuove affermazioni si aggirano in una nuova area contorta, di retorica antisemita.” Ha aggiunto che “sostenere che i finanzieri ebrei manipolano gli eventi dietro le quinte è la classica teoria del complotto antisemita dei Protocolli dei Savi di Sion.”