Marina Nissim, presidente e a.d. del Gruppo Bolton

Responsabilità sociale e attenzione ai lavoratori: la ricetta del Gruppo Bolton

di Redazione
«Il profitto serve a costruire la solidità, lo sviluppo. Ma, ed è quello che mi ha trasmesso mio padre, non può essere soltanto questo. Abbiamo una missione sociale. La necessità di stare attenti al territorio, alle persone. Anche in questi giorni difficili bisogna guardare al futuro con speranza. Tutto sarà diverso quando si ripartirà. Ma bisogna cominciare a pensarci ora. Competenze, volontà e lungimiranza saranno indispensabili. Confido nel senso di responsabilità anche della politica…». E’ quanto dichiara in una rara intervista pubblicata il 7 aprile sul Corriere della Sera Marina Nissim, presidente e amministratore delegato del Gruppo Bolton, multinazionale made in Italy fondata nel 1949 da Joe Nissim, che produce brand notissimi, dal tonno Rio Mare e la carne Simmenthal alla colla UHU, dai cosmetici Collistar ai prodotti come Omino Bianco e Neutro Roberts.

Nella lunga intervista, realizzata da Nicola Saldutti, ritornano più volte le parole responsabilità sociale e solidarietà. Ad esempio quando il giornalista chiede “le spinte per riaprire sono molto forti …”, Marina Nissim risponde: «Certo, bisogna pensare fin d’ora alla ripartenza, ma garantendo le condizioni di sicurezza. Stiamo vivendo una situazione completamente nuova. Il punto di queste settimane era gestire l’emergenza, dall’Italia alle isole Solomon nel Pacifico. Abbiamo avvertito l’esigenza di una comunicazione molto veloce. Ho un contatto diretto con le nostre persone, una cosa che ho ereditato da mio padre. E le confesso che in alcune riunioni sono rimasta colpita vedendo la solidarietà che ha coinvolto anche chi è più nuovo nel gruppo. L’altro giorno ho chiesto ai country manager dei vari Paesi di che cosa potevano aver bisogno e il responsabile della Svizzera sa cosa mi ha detto? “Pensate prima a voi e se vi possiamo aiutare.” Ecco, la solidarietà».

“Profitto e solidarietà non sono proprio sinonimi…” chiede poi il giornalista.
«Il profitto è fondamentale, ti permette di crescere. Di sviluppare la tua attività, creare e sostenere occupazione. Ma per me ha anche una missione sociale. Prodotti di qualità, trasmettere un certo modo di lavorare, la passione. I profitti danno solidità all’azienda, ma non sono l’unica finalità».

Per il futuro, Marina Nissim prevede un cambiamento radicale nei consumatori, per il quale ci vorranno due linee di guida: “etica e competenza – dichiara al Corsera -. Sa che cosa mi ha colpito in questi giorni di impegno estremo delle persone? La felicità di potersi incontrare davanti allo schermo. Il bisogno di condividere la fiducia. Se il settore alimentare o dell’igiene in queste settimane sta avendo una crescita sostenuta, con le profumerie chiuse il settore cosmetico sta soffrendo. Bene, tutti sanno che alle loro spalle c’è un gruppo solido. L’azienda è la mia vita. Lo è sempre stata ma ora lo è ancora di più. Mio padre mi ha trasmesso questo. Certo, c’è molta preoccupazione, ma i segnali che vedo sono di grande positività. Il nostro Paese ha mostrato nella storia di avere grandi potenzialità e va sostenuto. C’è un futuro».

(Qui l’articolo integrale del Corriere della Sera)