di Naomi Stern
Il 9 dicembre 2014 è stato aperto il testamento di Joan Rivers, famosissima attrice comica statunitense, scomparsa lo scorso 4 settembre a Manhattan a seguito di un arresto cardiaco durante un intervento chirurgico alle corde vocali.
L’attrice statunitense, classe 1933, nel suo testamento non ha dimenticato proprio nessuno. Sua figlia, Melissa Rosemberg, è stata nominata esecutrice testamentaria e sarà lei a gestire il patrimonio della star, che si aggira intorno ai 150 milioni di dollari.
Oltre alla famiglia, agli amici, ai nipoti, ai collaboratori (tra cui la propria assistente e il proprio addetto stampa), la Rivers ha incluso tra i beneficiari diversi enti pubblici per i quali era attivamente coinvolta in vita in veste di membro o portavoce. Tra le associazioni che beneficeranno del suo aiuto economico sono presenti diversi enti ebraici tra cui il Simon Wiesenthal Center, il Jewish Guild Healthcare, il Jewish Guild for the Blind, e il Jewish Home and Hospital Foundation di Manhattan.
Un gesto molto generoso della Rivers, che ha dimostrato fino all’ultimo di essere un’orgogliosa donna ebrea. Risale al luglio 2014 una sua intervista per il TMZ, in cui l’attrice si schierava apertamente con lo Stato di Israele rispetto alla tormentata questione di Gaza. “Fatemi solo dire una cosa. Se il New Jersey stesse lanciando dei razzi su New York, noi li vorremmo eliminare. E se noi oltretutto sentissimo che si stanno scavando dei tunnel dal New Jersey a New York, l’unica cosa che vorremmo fare sarebbe eliminarli dal New Jersey!”.
Come ultima volontà, Joan Rivers ha aggiunto una clausola in base alla quale chiunque si opporrà alle sue volontà, verrà diseredato.
Una donna dal carattere forte e deciso, la Rivers, i cui film comici resteranno per sempre nella storia del cinema americano e il cui spirito ebraico continuerà a far sorridere centinaia di persone grazie alla sua immensa donazione.