Una petizione per cancellare da Goodreads i libri che negano la Shoah

di Paolo Castellano
Goodreads è una delle più importanti piattaforme di recensioni e consigli di libri. La sua comunità è molto attiva. Julianna Goldberg, una lettrice e frequentatrice del sito web, ha lanciato una petizione per bandire i titoli che mettono in discussione la veridicità della Shoah.

Il 24 aprile, Goldberg ha infatti pubblicato un appello su Change.org per chiedere agli amministratori di Goodreads di intervenire sulle valutazioni e le recensioni di “volumi negazionisti”. L’autrice della petizione si riferisce in particolare ai libri intitolati The Six Million: Fact or Fiction? di Peter Winter e Did Six Million Really Die? di Richard E. Harwood. Questi due titoli sono tra i primi risultati di ricerca della piattaforma digitando le parole “sei milioni”.

Nella sua petizione, Goldberg fa notare che questi libri hanno recensioni molto alte, ovvero 5 stelle da 100 utenti. Questo meccanismo potrebbe dar credito a uno scrittore revisionista e antisemita, favorendo così la diffusione di teorie complottiste, razziste ed antisemite nella Rete. In questo caso, i due autori sopracitati mettono in dubbio verità storiche come l’avvenimento della tragedia ebraica.

Goldberg si è appellata dunque a Goodreads per contrastare l’antisemitismo su Internet che “distorce e cancella la sofferenza di 6 milioni di ebrei” uccisi dal nazismo prima e durante la seconda guerra mondiale. «Se ti interessa la verità, il rispetto per i sopravvissuti e il contrasto all’antisemitismo e all’odio, firma questa petizione chiedendo a Goodreads di rimuovere per sempre questi libri dai suoi scaffali», si legge nella descrizione della petizione.

Al momento, 242 utenti hanno firmato l’appello che è stato pubblicato la scorsa settimana. Nessun portavoce di Goodreads ha risposto alle accuse. Tuttavia Mathilde Frot, giornalista di Jewish News, ha contattato un responsabile della piattaforma per chiedere un commento sul problema sollevato dalla petizione.

«Come sito di recensioni di libri, il nostro scopo è quello di fornire un luogo dove le persone possano esprimere le loro opinioni sui libri, anche nel caso di libri controversi e con contenuti discutibili. Ci assumiamo la responsabilità di supportare seriamente la nostra comunità di lettori, ascoltando attentamente le preoccupazioni sollevate dai nostri iscritti», ha detto il portavoce di Goodreads. «Non tolleriamo i discorsi d’odio e le recensioni o i commenti che contengono frasi d’odio verranno eliminati».

Nel 2013 Amazon ha comprato Goodreads, il social dedicato alla lettura. Secondo i dati della piattaforma, il sito ha 45 milioni di visitatori attivi ogni mese. La maggior parte è americana.