Trump dice che meno di 24 ostaggi sono ancora vivi

Mondo

di Nina Prenda
Durante l’evento della Giornata Nazionale di Preghiera alla Casa Bianca, tenutosi mercoledì 1° maggio 2025, il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha parlato della situazione degli ostaggi a Gaza e ha detto che meno di 24 sono ancora vivi.

Da quanto emerge, durante i colloqui con gli ostaggi rilasciati è emerso che 24 rapiti fossero ancora in vita ma ora il numero è probabilmente inferiore.

Durante il suo discorso, Trump si è rivolto ai genitori dell’ostaggio americano-israeliano Edan Alexander, che erano presenti tra la folla: “Non riesco a immaginare il vostro dolore, ma siamo tutti al vostro fianco, siamo al vostro fianco e faremo tutto il possibile in un brevissimo periodo di tempo”, ha detto il presidente degli Stati Uniti. “Come sapete, la questione è difficile. Ho fatto uscire molti ostaggi. Ma loro (Hamas, ndr) vogliono farlo il più lentamente possibile perché usano gli ostaggi come pedine”.

Rivolgendosi ai genitori di Edan Alexander, il Presidente ha affermato: “Stiamo lavorando molto duramente per salvare vostro figlio. Abbiamo notizie che sono sia buone sia cattive, ma stiamo lavorando molto duramente”.

Il Presidente ha raccontato di aver incontrato sia le famiglie degli ostaggi ancora rapiti sia quelli liberati. Ha detto che uno degli ostaggi che ha incontrato indossava il numero 59 per simboleggiare il numero di ostaggi ancora detenuti. Poi Trump ha chiesto agli ostaggi se i rapiti che si trovano ancora a Gaza fossero tutti vivi e loro hanno risposto: “No, 24 sono vivi”. “24?”, ha domandato Trump, che poi ha continuato: “Quindi 24 dei 59 sono vivi, e loro lo sapevano perché erano appena stati liberati. Gli altri sono tutti morti”.

Trump ha aggiunto di aver parlato con i genitori degli ostaggi in lutto e ha detto: “Loro vogliono così tanto che i loro bei figli fossero stati salvati, lo vogliono come se fossero ancora vivi. È stato incredibile vedere il livello di amore per i loro ragazzi”.

Infine, il Presidente ha aggiunto: “Pensiamo a questo: su 59, erano in vita ancora 24 persone. Ora capisco che vivi non sono nemmeno quel numero”.