Tre adolescenti vandalizzano un cimitero ebraico a Bucarest

Mondo

di Nathan Greppi

Nella notte del 23 aprile, proprio mentre iniziava Yom HaShoah, tre ragazzi hanno danneggiato diverse lapidi in un cimitero ebraico di Bucarest, suscitando la rabbia della comunità locale.

Secondo Ynet la polizia, in una dichiarazione rilasciata all’agenzia di stampa Agerpres,  ha affermato di aver identificato i colpevoli, di età comprese dai 13 ai 16 anni,  ma non li ha ancora arrestati per complicazioni nelle indagini.

Un portavoce della Federazione delle Comunità Ebraiche Rumene ha affermato che sono state danneggiate 10 lapidi quella notte, aggiungendo che “questo grave atto di vandalismo e antisemitismo ha rattristato e sconvolto l’intera comunità ebraica in Romania.” Il presidente della Federazione, Aurel Vainer, ha detto che il verificarsi di un simile incidente proprio durante Yom HaShoah non è una coincidenza.

Durante la 2° Guerra Mondiale in Romania, che fino all’agosto 1944 era alleata dei nazisti, il numero di ebrei rumeni e ucraini morti nei campi va dai 280.000 ai 380.000. Prima della guerra la popolazione ebraica del paese ammontava a 800.000 anime, mentre oggi è di 11.000 su una popolazione totale di venti milioni di persone.

Ma l’antisemitismo non è mai stato sradicato del tutto dalla mentalità rumena: infatti, secondo un sondaggio effettuato nel 2015 e riportato sul Times of Israel, circa un quarto dei rumeni pensa che nessun ebreo dovrebbe vivere nel Paese, e la stessa percentuale è convinta che l’Olocausto non sia mai avvenuto, almeno in Romania.