La Francia sconvolta dall’attentato alla scuola ebraica. Uccisi tre bambini e un giovane rabbino

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L’uccisione a sangue freddo di tre bambini e un giovane rabbino, insegnante alla scuola di Oraz Hatorah, ha lasciato sotto shock l’interna Francia ed Europa.

Ora è caccia all’uomo, e la pista è quella degli ambienti neo-nazisti. La polizia infatti ha collegato la strage alla scuola ebraica con quella avvenuta una settimana fa per le strade di Tolosa: l’uccisione a sangue freddo di tre militari di origine maghrebina. Gli indizi porterebbero alla vendetta di almeno uno dei tre parà che nel 2008 furono espulsi dal reggimento di Tolosa. Si tratta di ipotesi, ma gli indizi sembrano portare proprio in quella direzione; gli unici elementi certi al momento sono le immagini registrate dalla videocamera collocata nel cortile della scuola.

Le vittime dell’attentato sono Jonathan Sandler, 30 anni, di cittadinanza francoisraeliana, e i suoi due figli Arieh (6 anni) e Gabriel (3). La quarta vittima è una bambina di 8 anni, Miriam, figlia del direttore della scuola. Un ragazzo di 17 anni inoltre è rimasto gravemente ferito e si trova in fin di vita all’ospedale di Tolosa. L’attentato è avvenuto poco dopo le otto del mattino di lunedì 19 marzo, davanti alla scuola. A quell’ora, ogni mattina si trovano davanti alla scuola circa 200 persone fra studenti e loro famigliari, e insegnanti.

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Davanti alla scuola ebraica “Ozar Hatorah” di Tolosa, in Francia, quattro persone sono state uccise, tre bambini  e un insegnante. Altre persone sono rimaste ferite, fra cui, in modo grave, la figlia della direttrice della scuola. Il fatto è stato riferito da alcuni testimoni; la polizia è giunta immediatamente sul posto, mentre l’attentatore è riuscito a fuggire a bordo di uno scooter.

Da quanto finora si sa, munizioni e fucile utlizzato per l’attentato sono dello stesso calibro di quelle utilizzate dall’uomo che la scorsa settimana ha ucciso tre militari in due diversi agguati, uno sempre a Tolosa, l’altro a Montauban. Secondo la polizia potrebbe trattarsi dello stesso attentatore.

Il presidente Nicolas Sarkozy si è recato a Tolosa; poi in un’intervista alla TV francese ha detto: “È una tragedia. Ed è una tragedia anche che esistano dei folli capaci di questo genere di atti, che non hanno alcun rispetto per la dignità e per la vita delle persone». Sarkozy ha decretato per martedì un minuto di silenzio nelle scuole del paese.

Sul tragico fatto di Tolosa è intervenuto anche il Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Renzo Gattegna: “Le notizie che giungono da Tolosa ci fanno rivivere i peggiori incubi. C’è sgomento e orrore nell’apprendere che la scuola ebraica di quella città è stata colpita da un’azione terroristica e che con armi da fuoco sono stati uccisi e gravemente feriti bambini, genitori e docenti. Se questo è potuto accadere con tanta facilità e con tanta efferatezza, significa che oramai tutta l’Europa è minacciata da gruppi e da individui che iniziano a colpire e ad uccidere gli appartenenti a minoranze, ma che evidentemente stanno progettando la distruzione della libertà, della democrazia e della pacifica convivenza in tutto il nostro continente. Le Comunità ebraiche italiane sono fraternamente vicine e condividono il dolore delle famiglie e delle Comunità francesi, nella certezza che la stragrande maggioranza della società e dell’opinione pubblica dei nostri Paesi condivida questi sentimenti. Per il momento non si conoscono gli autori dei crimini né sono apparse rivendicazioni, ma è urgente che venga fatta luce sull’identità e sui programmi di tutti coloro che, seminando odio e compiendo gravissimi crimini nel totale disprezzo della vita umana, si pongono al di fuori di qualsiasi consesso civile”.

Il portavoce del ministero degli Esteri israeliano, Yigal Palmor ha dichiarato: “Siamo inorriditi da questo attacco e siamo fiduciosi nel fatto che le autorità francesi faranno luce su questo dramma e porteranno i responsabili di queste morti di fronte alla giustizia”.