Il neonominato consulente di Sanders Phillip Agnew, sostenitore del BDS

Primarie democratiche USA: un sostenitore del BDS consulente della campagna di Sanders

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di Nathan Greppi
Tra i consulenti della campagna elettorale di Bernie Sanders, è stato recentemente nominato Phillip Agnew, il quale in passato ha detto che il sionismo è un’ideologia razzista ed è stato tra i fondatori di un’associazione di estrema sinistra che sostiene il BDS.

Secondo l’agenzia di stampa JNS, Sanders ha rilasciato una dichiarazione sabato 7 marzo, nella quale ha detto: “Sono entusiasta di poter accogliere Phillip nel nostro team. È un organizzatore dotato, nonché una delle voci più importanti della sua generazione su questioni come razza e disuguaglianza. Ha portato e continuerà a portare me e questo movimento a garantire ciò che è giusto a quei neri che non hanno mai ricevuto solidarietà in questo paese.”

Agnew, che ha cambiato nome in Umi Selah, nel 2012 è stato tra i fondatori di Dream Defenders, un movimento di attivisti afroamericani con sede in Florida nato in risposta all’uccisione di Trayvon Martin, un’adolescente di colore ucciso ingiustamente dalla polizia. come Nel corso degli anni, il gruppo si è anche avvicinato alla questione israelo-palestinese, in particolare appoggiando la campagna BDS per boicottare Israele e il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, organizzazione comunista che negli USA è designato come gruppo terrorista dal 1997.

Nel giugno 2015, Agnew scrisse un articolo sulla rivista afroamericana Ebony in cui definì il sionismo “un’ideologia razzista, sfruttatrice e discriminatoria.” Nel gennaio dello stesso anno, con Dream Defenders ha organizzato un viaggio in Israele e nei Territori Palestinesi assieme a Omar Barghouti, capo del BDS, durante il quale hanno anche provocato i soldati israeliani a Hebron e organizzato una manifestazione pro-BDS a Nazareth.

Oltreché su Israele, Agnew ha suscitato controversie anche per le sue teorie complottiste su altri temi: nel 2010 ha detto su Twitter che vi è l’America dietro gli attentati dell’11 settembre, e ha affermato senza alcuna prova che l’uccisione di Bin Laden è un invenzione di Obama.

Nonostante il suo attivismo a favore dei deboli e delle minoranze, in passato ha pubblicato diversi tweet accusati di xenofobia e sessismo: nel 2009 ha insultato sul piano dell’aspetto fisico Michelle Obama, mentre nel 2010 ha scritto: “Sono razzista se al telefono mi rifiuto di parlare con uno del servizio clienti che non è madrelingua inglese?”