L’impegno degli Usa per far incontrare Israele e Arabia Saudita

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di Paolo Castellano

In queste ore si stanno intensificando i colloqui tra i rappresentanti israeliani, americani, egiziani e sauditi. L’obiettivo degli Stati Uniti è quello di far incontrare per la prima vota al Cairo i due capi di stato di Israele e Arabia Saudita. Benjamin Netanyahu desidera incontrare  il principe ereditario saudita Mohammad bin Salman per discutere dei problemi e delle sfide in Medio Oriente. Secondo alcune indiscrezioni riportate dal Jerusalem Post, gli artefici di questo storico evento sono il Segretario di Stato Mike Pompeo e il consigliere di Donald Trump sul Medio Oriente Jared Kushner.

Le fonti arabe citate dai media israeliani sostengono che Pompeo e il suo staff si stiano impegnando molto per organizzare l’incontro con l’Arabia Saudita e Israele. Un impegno che sta durando da parecchi mesi. «In questi giorni ci sono state discussioni molto intense tra Washington, Egitto e Arabia Saudita per mettere in piedi un vertice al Cairo previsto per le prossime settimane, eventualmente prima delle elezioni israeliane. Oltre al paese ospitante, l’Egitto, s’incontreranno gli Stati Uniti, Israele, l’Arabia Saudita, i leader degli Emirati Arabi Uniti, il Sudan, il Bahrain e l’Oman», sostengono le fonti.

Le indiscrezioni rivelano anche un invito alla Giordania che però sarebbe stato rifiutato a causa dei legami con i rappresentanti palestinesi. Re Abdullah vorrebbe portare con sé Mahmoud Abbas, capo dell’Autorità Palestinese. Tuttavia Abbas diserterebbe il meeting sulla scia del boicottaggio palestinese in segno di protesta contro l’accordo di pace proposto da Trump nelle scorse settimane. Israele tuttavia sarebbe favorevole anche ad una presenza palestinese durante il prossimo vertice al Cairo.

«Abbas e la leadership di Ramallah continueranno a insistere sul boicottaggio, congelando i rapporti diplomatici con Washington e Israele», spiegano le fonti. Il rifiuto dei palestinesi non sarebbe piaciuto agli Stati Uniti che hanno commentato così la vicenda: «Questa è l’ultima possibilità per i palestinesi e Abbas di scendere dall’albero e prendere parte agli sviluppi diplomatici che riguardano la Regione».