Manifestazione contro l'antisemitismo nel Labour Party in Regno Unito

Il Partito Laburista espelle centinaia di tesserati accusati di antisemitismo

Mondo

di David Fiorentini
Il Partito Laburista britannico ha deciso di espellere quattro fazioni di estrema sinistra che negavano l’evidente problema di antisemitismo presente all’interno del movimento.

Tutti i tesserati di Labour Against the Witch Hunt, Socialist Appeal, Labour in Exile e Resist non potranno più essere membri dello storico partito inglese.

La risoluzione del Comitato Esecutivo Nazionale (NEC) arriva nell’ambito della relazione della Commissione per l’Uguaglianza e i Diritti Umani redatta a Ottobre, secondo la quale i Labour avrebbero gravi responsabilità rispetto a molteplici episodi di molestie e discriminazioni antisemite.

A suo tempo, in risposta alla relazione, Corbyn aveva liquidato i risultati dello commissione, descrivendo il problema come “drammaticamente sopravvalutato per ragioni politiche”. Tuttavia, con la nuova leadership di Keir Starmer, la risoluzione dei problemi interni di antisemitismo è diventata una priorità assoluta.

Keir Starmer, leader partito laburista
                                                             Keir Starmer, leader partito laburista

“Stiamo agendo con decisione per mettere in ordine la nostra casa e dimostrare che il Labour è, e sempre sarà, il partito dell’uguaglianza” – ha affermato la Presidente del Partito Laburista Anneliese Dodds – “Stiamo continuando il nostro lavoro per assicurarci che il Partito Laburista sia uno spazio sicuro e accogliente a beneficio di tutti i nostri membri.”

Finalmente una gioia per le frange ebraiche del partito, che hanno accolto con favore e soddisfazione la decisione del NEC e il forte segnale politico che invia.

Una decisione dovuta, commenta il Movimento Laburista Ebraico, dato che “l’appartenenza a questi gruppi è incompatibile con i valori del Labour e con la sua spinta ad affrontare l’antisemitismo nel nostro partito”.

Tuttavia, numerosi sono stati altresì gli scontenti: oltre chiaramente agli espulsi, anche certi gruppi risparmiati dall’espulsione hanno obiettato la decisione. In primis, la compagine di Momentum, che ha immediatamente dichiarato: “Questa è una politica cinica e disperata che non offre nulla ai milioni di lavoratori delusi dal nostro sistema politico e lasciati indietro dalla nostra economia.”

Secondo alcuni infatti, l’offensiva di Starmer non è altro che un pretesto per liberare il campo dai più fedeli sostenitori dell’ex leader Jeremy Corbyn. In particolare, Rob Sewell, redattore di Socialist Appeal, ha esclamato: “Questo è un palese attacco politico alla sinistra da parte della destra laburista. È chiaro che Starmer e la destra sono determinati a eliminare il socialismo dal Partito Laburista. Il loro obiettivo è quello di restituire il partito al blairismo, e fare del Labour un paio di mani sicure per il capitalismo.”