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“Come si sente un uomo che viene da un kibbutz, a vincere un premio Nobel?”
Pare sia stata questa la scherzosa domanda che il presidente Shimon Peres ha rivolto ieri al telefono ad Arieh Warshel.

Warshel infatti – insieme all’israelo-americano Michael Levitt, e all’austriaco di origini ebraiche Martin Karplus –  è stato insignito del Nobel per la Chimica 2013 “per lo sviluppo di modelli multiscala  per sistemi chimici complessi”.

Arieh Warshel è nato nel 1940 nel kibbutz di Sde Nahum; ha studiato al Technion – Israel Institute of Technology, di Haifa, e nel 1969 ha conseguito il dottorato di ricerca presso il Weizmann Institute of Science di Rehovot, in Israele. Attualmente è docente presso la University of Southern California.

Michael Levitt invece è nato nel 1947 a Pretoria, in Sudafrica e oggi ha cittadinanza sia statunitense che britannica che israeliana. Ha studiato al King’s College di Londra e ha ottenuto il dottorato di ricerca presso l’Università di Cambridge nel 1971. Dal 198o al 1987 è stato docente di Chimica all’Istituto Weizmann di Rehovot; dal 1987  insegna alla Stanford University, in California.

Martin Karplus è nato a Vienna, nel 1930; era ancora un bambino quando, dopo l’occupazione tedesca dell’Austria, con i genitori fuggì negli Stati Uniti. I Karpus era una famiglia ebraica, secolare, intellettuale e di successo, molto nota a Vienna (il nonno di Martin Karpus, Johann Paul Karplus (1866-1936), era un professore acclamato di psichiatria presso l’Università di Vienna). Martin Karpus ha ottenuto il dottorato di ricerca nel 1953 presso il California Institute of Technology (Stati Uniti).  Oggi è docente di chimica all’Università di Strasburgo in Francia e ad Harvard.

Con i nomi di Warshel e Levitt – 6° e 7° premi Nobel israeliani per la Chimica nell’arco di un decennio – salgono così a 12 gli israeliani insigniti del prestigioso premio dell’Accademia Reale di Svezia.

1 e 2) Arieh Warshel e Michael Levitt, Premio Nobel per la Chimica 2013 in collaborazione con Martin Karplus.
3) Dan Shechtman, Premio Nobel per la Chimica 2011 (per la scoperta dei quasi-cristalli).
4) Ada E. Yonath, Premio Nobel per la Chimica 2009 (per i suoi studi sulla struttura e la funzione dei ribosomi nelle cellule).
5) Robert Israel Aumann, Premio Nobel per l’Economia 2005 (per il suo lavoro sul conflitto e la cooperazione attraverso l’analisi della “teoria dei giochi”).
6 e 7) Aaron Ciechanover e Avram Hershko, Premio Nobel per la Chimica 2004 (per la scoperta, insieme a Irwin Rose, sulla degradazione delle proteine mediata da ​​ubiquitina).
8) Daniel Kahneman, Premio Nobel 2002 per l’Economia (per il suo lavoro sulla “teoria del prospetto”).
9 e 10) Yitzhak Rabin e Shimon Peres, Premio Nobel per la Pace 1994 insieme a Yasser Arafat per i colloqui di pace che portarono agli accordi di Oslo del 1993.
11) Menachem Begin, insignito del Premio Nobel per la Pace 1979, con Anwar Sadat per gli accordi di pace di Camp David del 1978.
12) Shmuel Yosef Agnon, Premio Nobel per la Letteratura 1966 per la sua “profondamente caratteristica arte narrativa sulla vita del popolo ebraico”.