“Israele non durerà per sempre, e un giorno anche negli Stati Uniti la gente dirà basta!”, sono queste le scioccanti parole pronunciate dalla baronessa Jenny Tonge nel corso di un evento organizzato per l’Israel Apartheid Week alla Middlesex University martedì scorso.
“Non andrà avanti per sempre, non andrà avanti per sempre e Israele perderà il suo sostegno, e poi raccoglieranno ciò che hanno seminato”, ha aggiunto ancora la Tonge.
Le espressioni delle Tonge, esponente dei liberal democratici alla Camera dei deputati britannica, hanno provocato forte indignazione nelle fila del suo partito e il leader, Nick Clegg, le ha chiesto di porgere le sue scuse ad Israele oppure di dimettersi. La Tonge, che non è nuova a questo genere di uscite – nel 2004 dichiarò che se fosse palestinese, probabilmente sarebbe “un attentatore suicida” – ha preferito dimettersi.
Il leader dei laburisti, Ed Miliband, ha fatto sapere a Clegg che le parole della Tonge sono condannare; “in politica – ha affermato – non c’è alcun posto per chi mette in discussione l’esistenza di Israele”.