Israele è seconda all’Eurovision Song Contest 2025, nonostante tutto

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di Ludovica Iacovacci
La tv belga e quella spagnola hanno criticato la partecipazione di Israele, mentre i conduttori italiani fino all’ultimo si sono dimostrati di parte. Eppure, Israele è stato in assoluto il Paese più votato dal pubblico dell’Eurovision, ricevendo ben 297 voti e distaccandosi dal secondo più votato, l’Estonia, di 30 punti. 

 

Israele si è classificata al secondo posto durante la finale dell’Eurovision Song Contest 2025, a Basilea, in Svizzera, mentre l’Italia è arrivata al 5° posto. Quest’anno lo Stato ebraico ha ricevuto i complessivi 12 punti solo dall’Azerbaigian, ma ha ottenuto altri punti dalle giurie di Francia (7 voti), Irlanda (7 voti), Croazia (6 punti), Paesi Bassi (5 voti), Cipro (5 voti), Germania (3 voti), Albania (5 voti), Danimarca (3 voti), Ucraina (2 voti), Finlandia (2 voti), Grecia (1 voto), Lussemburgo (1 voto), Georgia (1 voto), accumulando così un totale di 60 punti e posizionandosi al 15° posto nella classifica dei partecipanti votati dalle giurie nazionali.

Dalla giuria dell’Italia Israele ha ricevuto 0 voti, ma dal pubblico ne ha conquistati 8 ed è stato il terzo Paese più votato in Italia, dopo San Marino e Albania. Un compatto e massiccio televoto globale ha permesso allo Stato ebraico di scalare in vetta alla classifica, rimanendo primo per la quasi totalità del tempo del conteggio dei voti durante la finale. Israele è stato in assoluto il Paese più votato dal pubblico dell’Eurovision, ricevendo ben 297 voti e distaccandosi dal secondo più votato, l’Estonia, di 30 punti. L’Austria invece è stata la più votata dalla giuria (258 voti) ed ha ricevuto dal pubblico 178 preferenze, così è arrivata prima classificata e ha vinto la competizione canora. Il prossimo anno sarà lei ad ospitare l’Eurovision Song Contest 2026.

L’esibizione di Israele tra fischi e insulti

Durante la sera della finale, così come già successo per la semifinale, Yuval Raphael, la cantante israeliana, è stata ampiamente contestata. Le grida, gli schiamazzi e le urla contro di lei durante la sua esibizione sono stati così forti che la regia ha dovuto mandare in onda degli applausi registrati per coprire i rumori del pubblico. Durante la performance di Yuval, c’è stato chi tra i manifestanti ha provato a salire sul palco al grido “Free Palestine”. I servizi di sicurezza sono prontamente intervenuti per placare gli animi inferociti dei propal. Yuval, infatti, non dovrebbe essersi accorta di di nulla mentre cantava. A lei è toccato il compito di dover sopportare le bandiere della Palestina tra gli spalti e i fischi. Anche per tutto questo, alla fine della sua esibizione, ha gridato in mondovisione: “Am Israel Chai!” cioè “Il popolo di Israele vive!”.

La tv belga censura l’esibizione Israele, la RTVE spagnola solidarizza con la Palestina

“Davanti ai diritti umani, il silenzio non è un’opzione. Pace e giustizia per la Palestina”. Così la tv spagnola RTVE ha mandato un messaggio trasmesso per 15 secondi prima dell’inizio dell’Eurovision Song Contest 2025. L’annuncio è stato mandato in onda nonostante l’ammonimento dell’Unione Europea di Radiodiffusione (UER) che aveva minacciato “multe punitive” se, durante la finale di sabato 18 maggio, i commentatori avrebbero ripetuto i riferimenti al conflitto a Gaza, come hanno fatto nella seconda semifinale, trasmessa dalla rete La2.

Anche la televisione belga VRT ha mandato in onda un annuncio, interrompendo la diretta durante l’esibizione di Yuval Raphael: “Questa è un’azione sindacale. Condanniamo la violazione dei diritti umani dello Stato di Israele. Inoltre, lo Stato di Israele sta distruggendo la libertà di stampa. Ecco perché interrompiamo l’immagine per un attimo. Cessate il fuoco ora. Stop genocidio”.

Tutto ciò avviene nonostante le regole del festival “vietano le dichiarazioni politiche che possano compromettere la neutralità del concorso”. 

Dal silenzio contro Israele all’esultanza per il suo secondo posto: la poca professionalità della conduzione italiana

Fino all’ultimo, Israele e Austria si sono contesi il primo posto. Quando sono stati annunciati i punti ricevuti dal pubblico per JJ, il cantante austriaco, e quindi la sua vittoria, Big Mama spontaneamente ha urlato: “Vai!”. Poi resasi conto della sua azione si è corretta: “Scusate, scusate”. Il commento e il tono estremamente faziosi della commentatrice italiana, che anche durante la finale ha ignorato la cantante israeliana e si è rifiutata di pronunciare parola in ogni occasione che riguardasse Israele, sono stati notati sui social, per questo c’è chi ha scritto: “Il miglior commento tecnico di Big Mama di tutte le serate: l’urlo alla sconfitta di Israele” oppure: “Sentendomi rappresentata dall’urlo di Big Mama alla non vittoria politica di una nazione che non doveva neanche partecipare a questa competizione”. Ancora: “Big Mama non si contiene alla sconfitta di Israele e poi si scusa” e “l’urlo di Big Mama per la mancata vittoria di Israele è liberatorio per tutti noi”.

Polemiche, schiamazzi, insulti, messaggi di morte e qualche complimento: anche quest’anno la partecipazione alla competizione canora dello Stato ebraico non passa inosservata. Così si è concluso l’Eurovision Song Contest 2025: una grande vittoria per l’Austria, una forte paura in molti all’idea che potesse vincere Israele e l’interrogativo sul perché i soldi dei contribuenti italiani debbano andare ad una conduzione così poco professionale.