Inghilterra: l’arcivescovo di Canterbury chiede più sforzi contro il crescente antisemitismo

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di Paolo Castellano (@castelPao)

justin-welbyLo scorso 20 maggio Justin Welby, l’arcivescovo anglicano di Canterbury, ha condannato l’aumento dell’antisemitismo in Inghilterra etichettandolo come “assolutamente intollerabile”. Ha inoltre incoraggiato le altre comunità religione a contrastare tale tendenza e a combattere le altre forme d’intolleranza come il razzismo.

Secondo quanto riportato da Jewish News, l’arcivescovo ha tenuto un discorso presso la sala di ricevimento del Lambeth Palace per un evento dedicato al dialogo interreligioso: quest’anno infatti ha mostrato i risultati dell’iniziativa Near Neighbours. I rappresentanti delle comunità cristiane, musulmane, sikh, hindu, mazdeiste e buddiste, insieme agli esponenti della comunità ebraica presieduta da rabbino capo Ephraim Mirvis, hanno celebrato con l’arcivescovo il lavoro fatto in questi anni per promuovere i valori di convivenza tra culture diverse.

Due studenti di 17 anni, Simmy Wahnon e Shir Dor, provenienti dal Yavneh College a Boreamwood, hanno fatto una presentazione del Catalyst Young Leadership Programme, un corso di studio educativo grazie al quale hanno conseguito il diploma.

Con ammirabile schiettezza hanno ammesso di aver apprezzato le scuole religiose, delle quali hanno ammirato l’ethos e il coinvolgimento. Anzi per tutta la durata del Catalyst Programme, i due giovani studenti hanno detto che “non abbiamo avuto un singolo amico che non fosse ebreo”.

Ora lo Yavneh College sta aiutando gli studenti a configurare una società multi-religiosa basata sulla scuola e  sulla parità con l’obiettivo di continuare a raggiungere altre comunità religiose.

Un giornalista del Jewish News ha inoltre domandato all’arcivescovo come farà a chiedere alle altre comunità religiose di aiutarlo nella sfida all’antisemitismo ed il religioso ha risposto: «Per primo, non dare ospitalità a chi commette questi atti. L’ospitalità è meravigliosa, ma non per l’antisemitismo e per altre forme d’odio».

«Seconda cosa, dare una calorosa accoglienza e benvenuto alla comunità ebraica.  Non si può essere d’accordo con loro su certe questioni, si possono avere delle domande, ma se si incomincia a ragionare su cosa non si è  d’accordo, si mostra così solo  amore, convinzione, benvenuto e ospitalità».

L’arcivescovo Welby – che recentemente ha scoperto di essere figlio di un padre ebreo – ha dichiarato di avere tanto da dire sulle tematiche dell’antisemitismo dei giorni nostri. Egli inoltre ha trascorso del tempo in compagnia del rabbino capo Mirvis prima di dare inizio alla cerimonia.

Le preoccupazioni dell’arcivescovo trovano conferma nei recenti fatti di cronaca inglese. Alcune lapidi del cimitero ebraico di Manchester sono state vandalizzate durante quello che la polizia chiama “un disgustoso atto di antisemitismo” secondo quanto riporta un articolo del The Guardian.

Il 18 maggio infatti un gruppo di vandali ha deturpato 14 lapidi del cimitero ebraico che si trova all’interno dell’area di Charlestown.

«È un disgustoso atto antisemita che prendiamo molto seriamente. Credo che questo  sia stato un attacco deliberato e mirato e nella nostra comunità non c’è spazio per dei comportamenti così orribili», ha affermato l’agente Wasim Chaudhry.

Ultimamente in Inghilterra l’antisemitismo ha guadagnato alcuni titoli di giornale soprattutto per la vicenda del partito dei laburisti, che ha sospeso alcuni suoi membri, e anche per i commenti antisemitici e antisraeliani dell’ex sindaco di Londra Ken Livingstone.