George Weah e Beniamin Nethanyahu

In visita a Gerusalemme, George Weah promette un’ambasciata liberiana in Israele

Mondo

di David Fiorentini
In visita a Gerusalemme, il presidente liberiano George Weah ha annunciato al ministro degli Esteri Eli Cohen l’intenzione del suo paese di aprire un’ambasciata in Israele. Durante il soggiorno, Weah ha anche incontrato il primo ministro Benjamin Netanyahu e il presidente Isaac Herzog, accompagnato da una delegazione di alto livello composta da ministri e funzionari liberiani.

Non è stata ancora rilasciata nessuna comunicazione ufficiale riguardo alla data di apertura dell’ambasciata né alla sua ubicazione, anche se nel giugno 2022 una delegazione di ministri liberiani aveva già manifestato l’intenzione di aprire un ufficio di rappresentanza a Gerusalemme.

L’ultima visita ufficiale del Presidente liberiano in Israele risale al 2019 e i due paesi vantano una solida amicizia. Da quando hanno instaurato relazioni diplomatiche nel 1983, si è subito sviluppata una vasta cooperazione nei settori dell’energia, dell’acqua e dell’agricoltura, e negli ultimi anni le esportazioni israeliane verso la Liberia sono aumentate significativamente. Inoltre, la Liberia si è dimostrata un importante alleato di Israele sulla scena internazionale, supportando regolarmente lo Stato ebraico sia alle Nazioni Unite che presso l’Unione Africana.

Secondo una dichiarazione rilasciata dall’ufficio di Netanyahu, i due leader si sono incontrati inizialmente in forma privata per poi proseguire la discussione insieme ai rispettivi ufficiali.

“Hanno discusso modalità per rafforzare i legami bilaterali, in particolare nell’innovazione, nell’agricoltura e nel rendere la conoscenza israeliana più accessibile alle sfide che la Liberia affronta”, si legge nella dichiarazione.

Parole di intesa e stima condivise anche dal ministro degli Esteri Eli Cohen: “Ringrazio il Presidente liberiano George Weah per il suo sostegno a Israele nelle istituzioni internazionali. Abbiamo concordato di lavorare insieme per approfondire la cooperazione economica nei settori dell’energia, dell’agricoltura e dell’acqua, utilizzando la conoscenza e l’esperienza israeliana e promuovendo delegazioni commerciali in Israele e in Liberia”.

Prima di lasciare la capitale, Weah si è reso protagonista di un simpatico siparietto con il presidente Herzog, al quale ha confidato di aver colto l’occasione mentre si trovava in Terra Santa per pregare per il successo di suo figlio Tim, fresco di nuovo contratto con la Juventus. “Ho messo il mio biglietto al Muro del Pianto per chiedere a D-o che Timothy diventi il miglior giocatore della lega italiana”, ha ammesso sorridendo.