Hamas si prepara a rilasciare l’ostaggio israelo-americano Edan Alexander come gesto di buona volontà verso Trump 

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di Anna Balestrieri
Secondo fonti ufficiali, Israele non è stato informato preventivamente del rilascio di Alexander. Il gruppo terroristico palestinese avrebbe preso questa decisione confidando nell’intervento di Trump per convincere Gerusalemme a porre fine alla guerra. Mentre cresce la rabbia delle famiglie dei prigionieri ancora a Gaza.

Hamas ha annunciato il rilascio dell’ostaggio americano-israeliano Edan Alexander, prigioniero da oltre 580 giorni. Questa decisione è stata presa come gesto di buona volontà verso il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, in vista della sua visita nella regione. Hamas spera che Trump possa persuadere Israele a concludere un accordo per liberare gli altri ostaggi in cambio della fine del conflitto.

Israele non informato

Secondo fonti ufficiali, Israele non è stato informato preventivamente del rilascio di Alexander. Il gruppo terroristico palestinese avrebbe preso questa decisione confidando nell’intervento di Trump per convincere Gerusalemme a porre fine alla guerra.

Steve Witkoff, inviato speciale degli Stati Uniti per il Medio Oriente, ha informato i genitori di Alexander, Yael e Adi, del suo imminente rilascio. La famiglia è già in viaggio verso Israele insieme a Adam Boehler, inviato americano per gli ostaggi.

Il presidente americano Trump ha accolto con favore la notizia, definendola un passo positivo verso la fine del conflitto. Ha anche chiesto il rilascio dei corpi di quattro americani uccisi e ancora trattenuti da Hamas.

Prospettive e negoziati futuri

Hamas ha espresso la volontà di rilasciare tutti gli ostaggi in cambio della fine della guerra, ma il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha respinto questa proposta, temendo che possa rafforzare il gruppo terroristico.

Contesto del rapimento di Edan Alexander

Edan Alexander, cittadino americano-israeliano, è stato rapito durante l’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 mentre prestava servizio volontario nell’esercito israeliano (IDF). Sarà il primo soldato maschio ad essere liberato.

Tensioni e reazioni delle famiglie

Le famiglie degli altri ostaggi hanno espresso sentimenti contrastanti, alternando gioia per il rilascio imminente di Alexander e frustrazione per la mancanza di informazioni riguardo ai propri cari ancora prigionieri.

Il governo israeliano è stato criticato per non essere stato coinvolto direttamente nei negoziati per il rilascio e per non aver garantito un accordo globale per la liberazione di tutti gli ostaggi.

Hamas ha dichiarato di essere pronto a intensificare i negoziati per un accordo finale che preveda il rilascio di tutti gli ostaggi e la fine del conflitto, pur ribadendo che non vi sono stati colloqui diretti con gli Stati Uniti. Il mondo guarda con estrema preoccupazione alla situazione umanitaria a Gaza, inginocchiata dalla guerra con Israele a causa del regime di Hamas. Mentre la famiglia di Alexander si prepara a riabbracciarlo, altre famiglie continuano a vivere nell’angoscia, sperando in un accordo che restituisca i loro cari.