“Gli israeliani seppelliscono vivi i palestinesi”. Frase shock di un giornale canadese in arabo

di Paolo Castellano
Nelle prime settimane di marzo il mondo ebraico canadese ha segnalato alle forze dell’ordine un articolo scritto in arabo sul giornale al-Meshwar che viene diffuso nella vasta area di Toronto. Il testo è uscito il 28 febbraio e riporta falsità sullo Stato di Israele.

Le menzogne riportate dal giornale arabo sono le seguenti: Israele seppellirebbe vivi i palestinesi ed esporterebbe i loro organi. Un’assurda rivelazione senza nessuna attinenza con la realtà. Infatti come riportano le associazione ebraiche canadesi, in particolare il gruppo B’nai Brith Canada, l’articolo ha il solo e unico obiettivo di diffamare a mezzo stampa e incitare all’odio nei confronti di Israele.

Nella produzione giornalistica di mezza pagina si legge che lo Stato ebraico sarebbe promotore di “abuso dei Martiri e manipolazione dei loro corpi secondo i comandamenti ebraici e le direttive israeliane”. A produrre tali affermazioni antisemite è Mustafa Yusuf al-Lidawi che, come si apprende dalla sua pagina Facebook, ha rappresentato in precedenza il gruppo terroristico di Hamas in Siria e in Libano. Attualmente al-Lidawi lavora nel Dipartimento delle relazioni arabe e islamiche di Hamas.

Come riporta JTA, il B’nai Brith Canada ha segnalato immediatamente l’articolo del membro di Hamas alle autorità canadesi. Al-Lidawi ha toccato anche vette di blasfemia sostenendo nel suo scritto che il Talmud e la Torah sono le fonti della “cattiveria ebraica”.

«È inaccettabile che le pubblicazioni canadesi, in qualsiasi lingua, continuino a demonizzare gli ebrei e a glorificare il terrorismo», ha dichiarato B’nai Brith Canada attraverso il suo amministratore delegato Michael Mostyn. «Questi spietati e infondati attacchi alla nostra comunità mettono a repentaglio le relazioni interculturali e provocano rischi per la nostra sicurezza».

Non è la prima volta che il giornale in lingua araba inciti alla violenza verso gli ebrei. In un altro articolo del giornale, si era elogiato il massacro di 4 rabbini avvenuto in una sinagoga di Gerusalemme nel 2014. In quell’occasione l’autore del pezzo aveva sostenuto che l’ebraismo fosse una “religione terroristica”, negando la Shoah e glorificando i terroristi che avevano commesso la strage con coltelli, asce e pistole.